Bufera di vento a Sottomarina Devastato il Cayo Blanco

Non è un anno particolarmente fortunato per il Cayo Blanco di Sottomarina, lo stabilimento prima al centro di una vicenda che ha visto coinvolti delle guardie del servizio di sicurezza che avrebbero vietato l’ingresso ad un ragazzo di colore (di cui se ne discuterà mercoledì al Tar) ed ora centrato in pieno da una raffica di vento particolarmente forte che ha messo soqquadro tutto l’arredamento esterno. Sono tra l’altro gli unici danni particolarmente importanti che si segnalano in città in una domenica sferzata soprattutto dalla pioggia caduta con scrosci di forte intensità che si alternavano alle schiarite.
Condizioni che si sono rincorse durante la mattina ed anche nel pomeriggio. A mandare all’aria, invece, gli arredi del Cayo Blanco è stata una raffica di vento che si è concentrata quasi esclusivamente sulla zona dello stabilimento, visto che le strutture vicine, sia a nord che a sud, non hanno avuto alcun problema, se non qualche danno di lieve entità.
Non si può parlare di una vera e propria tromba d’aria marina, come già capitato nelle stagioni scorse, proprio perché la cosa è rimasta molto circoscritta. È probabile che si sia tratto di un vortice, comunque intenso, che si è sviluppato all’interno dello stesso stabilimento e che, nel giro di un minuto ha fatto volare lettini e ombrelloni, oltre a danneggiare anche la struttura in bambù che fa da ornamento all’ingresso del ristorante, oltre ad alcune staccionate che fungono da divisorie. Il tutto è accaduto di primo mattino, quando l’orologio segnava appena le otto, costringendo i titolari a rimboccarsi le maniche per sistemare quello che aveva fatto il maltempo. Difficile, come ha riferito il titolare dello stabilimento, anche quantificare l’entità del danno subito che, comunque, si può presumere in qualche migliaio di euro, ma sicuramente il disagio creato alla struttura è stato enorme.
I lettini, infatti, sono letteralmente volati all’interno della piscina che si trova all’ingresso della spiaggia, mentre i tronchi di bambù che ricoprono il ristorante si sono staccati ma, salvo qualcuno, non si sono rotti. È di fatto la chiusura di una stagione particolarmente amara per il Cayo Blanco, chiuso per qualche giorno alla vigilia di Ferragosto su ordine del Questore di Venezia per i fatti ricordati e poi riaperto dopo aver ottenuto dal Tar la sospensiva del provvedimento. Poi, la settimana scorsa, in riva al mare, all’altezza della torretta 5 c’è stato anche il malore che ha causato la morte di un bagnante veronese e adesso i danni provocati dal forte vento a conclusione, forse, di un anno davvero “horribilis”. Mare mosso, vento e pioggia hanno ovviamente tenuto lontani dalla spiaggia gli ultimi villeggianti ancora presenti in città, mentre non si segnalano danni o disagi particolari dovuti al maltempo. I vigili del fuoco non hanno ricevuto chiamate di soccorso in tal senso, ma sono intervenuti solamente per interventi di quotidiana routine. Qualche disagio in più nelle campagne, a causa degli allagamenti, ma nulla di particolarmente grave. In serata la situazione è tornata assolutamente nella normalità, con la pioggia che ha smesso di cadere solo nel tardo pomeriggio. —
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