Braccialetto elettronico guasto, torna l’incubo dell’ex stalker

Un guasto al braccialetto elettronico, un momento di leggerezza da parte della vittima, l’incubo che ritorna a farsi strada. La famiglia della ragazza tormentata dall’ex fidanzato violento soprannominatosi “Zeus” chiede di nuovo aiuto, raccontando di come il ragazzo sia riuscito nuovamente a incontrare la giovane, arrivando anche a distruggerle il cellulare.

L’episodio risale a metà ottobre, quando “Zeus” con l’inganno ha convinto la 19enne vicentina a un incontro: lui le ha strappato il telefono di mano e l’ha lanciato sotto un treno, poi le ha rotto anche le cuffiette. Una settimana dopo la famiglia della ragazza ha segnalato alle forze dell’ordine il malfunzionamento del dispositivo di ricezione del braccialetto elettronico: il giovane, residente a Ferrara, è obbligato dal tribunale a tenersi lontano dalla ex e dai famigliari di lei, un apparecchio di sorveglianza per certificare la distanza; a casa della vittima c’è il monitor di verifica, che avvisa nel caso “Zeus” sia nelle vicinanze.

Da venti giorni, però, il dispositivo è impazzito, vibra e si illumina a caso, risultando quindi del tutto inaffidabile. La situazione è stata notificata a Fastweb, che gestisce la strumentazione, ma nei giorni scorsi non erano ancora arrivate le sostituzioni. E nei prossimi giorni è previsto un concerto a cui la 19enne vicentina vorrebbe partecipare, ma a cui teme sarà presente anche lo stalker.

Il ventenne ferrarese il 3 maggio aveva picchiato e minacciato con un paio di forbici la sua ex, che si era rifugiata dalla zia, nel Veneziano; nei giorni seguenti si era introdotto nella casa di lei e se l’era presa con i suoi animali domestici. Lui ha poi continuato a tormentare la ragazza, cercando di convincerla a ritirare la denuncia contro di lui, infrangendo più volte gli ordini del giudice.