Botte in gondola all'amica che non ci sta

Brutta avventura per una giovane vicentina in laguna
Brutta avventura di una giovane in gondola
Brutta avventura di una giovane in gondola
 Botte da orbi sulla gondola dell'amore. A prenderle di santa ragione è stata una giovane impiegata vicentina, colpevole per così dire di non aver ceduto alle galanti (almeno in un primo momento) avances di un focoso veneziano che l'aveva prima invitata a cena e poi a fare un giro romantico per le calli prima di scoprire che no, lei non ci stava. Valentina, 28 anni, che abita nell'hinterland della città, ha dovuto farsi medicare in ospedale e se la caverà in almeno un paio di settimane. Sta valutando se sporgere denuncia. Tutto era partito una sera in un locale di Padova. Lì aveva consciuto un veneziano, Marco di 32 anni. I due avevano iniziato a chiacchierare ed era scattato qualcosa. Tanto che si erano scambiati i numeri di telefonino e Marco l'aveva invitata a passare una serata a Venezia, dove diceva di avere casa. «Ti faccio vedere alcuni scorci fantastici di una città splendida», le aveva promesso. Pareva molto gentile, per nulla volgare. E così si era dimostrato anche al primo appuntamento, che risale ad una decina di giorni fa. Valentina aveva accettato l'invito e si era recata in treno a Venezia, dove lui era andato a prenderla alla stazione. L'aveva accompagnata a bere un aperitivo e quindi a cena, in un bel ristorante. «No, non ti permettere, pago io», aveva detto Marco. Nuova passeggiata digestiva e alla fine il veneziano, che le aveva detto di essere un artigiano, aveva estratto l'asso dalla manica: un giro in gondola. Tutto bene, solo che ad un certo punto, Valentina ha chiesto allo spasimante quanto mancasse alla fine del giro. «Sai, devo prendere il treno, devo sbrigarmi». «Come prendere il treno? - aveva reagito l'amante. - Questa sera dormi da me, non ci sono storie. Devo ancora farti vedere il mio appartamentino». La vicentina aveva cortesemente rifiutato, spiegando che preferiva tornare a Vicenza. Poi si sarebbero risentiti. Al che Marco, dopo aver speso un patrimonio, vedendo sfumare la notte di passione che evidentemente aveva sognato, è andato su tutte le furie. In gondola ha iniziato ad urlare come un pazzo e - in base a quanto ha riferito la vicentina al pronto soccorso - le ha brutalmente messo le mani addosso. Calci e pugni come se piovesse. L'avrebbe buttata in acqua, sostiene Valentina, se non fosse intervenuto il gondoliere a calmare il giovane veneziano, respinto nelle sue profferte. Il gondoliere li avrebbe riportato là dov'erano partiti ma in quel momento, mentre Valentina si incamminava sanguinante e in lacrime verso la stazione, lui l'avrebbe rincorsa per la seconda razione di sberle. E nuovamente è intervenuto il gondoliere a calmarla. (d.g.)

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