Bosco Moranzani, a Mira 5.300 alberi di 17 specie per una foresta accessibile

Piantati i primi cento alberi, progetto finanziato da Volksbank. «In 10 anni verranno catturate 660 tonnellate di emissioni di anidride carbonica»

Alessandro Abbadir
Da sinistra Alberto Naef, il sindaco Marco Dori, Stefano Marangoni e Lucio Brotto
Da sinistra Alberto Naef, il sindaco Marco Dori, Stefano Marangoni e Lucio Brotto

Bosco Moranzani: nasce una foresta accessibile, con 5.300 alberi, nell’area di Moranzani.  E’ stata presentata  sabato mattina al pubblico e alle autorità il progetto ideato e voluto da Volksbank in collaborazione con fondazione Emma ed Etifor. «Vogliamo realizzare» ha spiegato il direttore generale di Volksbank Alberto Naef insieme al responsabile Sostenibilità ed Innovazione Manuela Miorelli «in un’area di 50 mila metri quadrati nel territorio comunale di Mira un bosco da 5300 nuovi alberi con arbusti autoctoni e 17 specie diverse. Questo progetto favorirà il raggiungimento di uno degli obbiettivi principali che questo istituto si è dato ovvero la neutralità carbonica. In 10 anni con questa nuova area verde verranno catturate 660 tonnellate di emissioni di Co2».

Una delle prime piantumazioni
Una delle prime piantumazioni

La piantumazione degli alberi avviata sabato mattina terminerà nella primavera del 2023 nel pieno rispetto dei ritmi della natura e nel rispetto degli standard della gestione forestale responsabile. Nel corso della mattina, sono stati piantati i primi 100 dei 5.000 alberi adottati da Volksbank. A questi si aggiungono oltre 250 alberi, dedicati al pubblico e disponibili sul sito di Wownature.

I partecipanti alla cerimonia di inaugurazione
I partecipanti alla cerimonia di inaugurazione

La foresta avrà in questo caso la particolarità di essere accessibile alle persone con disabilità di diverso tipo. All’interno sarà predisposto un percorso pedonale proprio a questo scopo. Ci saranno panchine per aree sosta attrezzate segnaletica ad hoc e percorsi tattili come il braille. «La disabilità non è sinonimo di malattia, ma è una condizione dettata dalla relazione con l'ambiente esterno e dall’incapacità della società di far fronte a esigenze specifiche» commenta Ilaria Doimo, Project Manager di Etifor «Infatti, più l'ambiente è inaccessibile e ostile, più aumenta il grado di disabilità della persona. Questo bosco nasce dunque dall'idea che tutti devono avere il diritto a godere della natura. In questo senso, si tratta del primo caso in Italia di bosco che non è stato adattato a posteriori solo con dei sentieri per le persone con disabilità, ma che nasce fin dalla fase di progettazione esattamente per abbattere qualsiasi barriera ed essere inclusivo».

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