Bosco di Marghera, primo passo

MARGHERA. Il sopralluogo alle aree boschive di Marghera ha riscontro positivo e ora l’assessore provinciale Giuseppe Canali può parlare della nascita di «un nuovo grande parco a servizio del territorio».
Ieri alle 11al parco di Catene a Marghera si è svolto il sopralluogo della terza commissione consiliare della Provincia (Urbanistica, Beni ambientali, Tutela del territorio, Mobilità e trasporti, Parchi e riserve naturali) alle aree dove è prevista la realizzazione del bosco di Marghera e al compendio di Forte Tron. Hanno partecipato, oltre ai membri della commissione provinciale presieduta dal consigliere Michael Valerio, l’assessore ai Parchi e Riserve naturali Giuseppe Canali, Roberta Manzi, presidente della cooperativa Limosa, il funzionario del Servizio Boschi provinciale Andrea Ballin e il presidente della municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso.
Nel corso della visita sono state anche illustrate le attività e i servizi della Provincia nell’ambito del settore parchi e riserve naturali di tutto il territorio provinciale. «Il progetto Bosco di Marghera», ha dichiarato l’assessore Canali, «ha l’obiettivo di ricostruire l’antico “bosco Brombeo” di Chirignago che esisteva in località Catene fino all’inizio del secolo scorso».
Il nuovo Bosco previsto dalla Provincia avrà un’estensione di oltre 60 ettari e verrà realizzato all’interno dell’area agricola compresa tra il tracciato dell’autostrada Venezia-Padova, il corso del fiume Menegon, Forte Tron e la linea ferroviaria Venezia-Adria. L’intervento avrà un costo totale di oltre 22 milioni di euro e verrà realizzato, data la sua complessità, per stralci funzionali, il primo dei quali vedrà la realizzazione di un ambito boscato di circa 15 ettari, con un impegno finanziario di oltre 4 milioni.
L’intervento per la realizzazione del Bosco di Marghera è previsto dal Piano territoriale provinciale nell’ambito della costituzione della rete ecologica provinciale, ed è uno degli interventi principali per quanto riguarda gli aspetti ambientali, che l’accordo di programma “Vallone Moranzani” pone a carico della Provincia. (m.t.)
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