Bordello con trans e cocaina

I carabinieri arrestano Antonio Trevisanello. Due denunce
Una gazzella davanti alla casa di appuntamennti con trans e cocaina
Una gazzella davanti alla casa di appuntamennti con trans e cocaina
 
Un arresto e due denunce per spaccio di cocaina e sfruttamento della prostituzione in via Piave. In carcere è finito un noto transessuale mestrino, Antonio «Toni» Trevisanello, 63 anni. Sequestrata la sua casa: ospitava viados e prostitute.
 Operazione contro droga e prostituzione l'altra notte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mestre. Il noto transessuale mestrino è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e sfruttamento della prostituzione. Nella sua casa di via Cavallotti gestiva una casa in cui operavano viados e prostitute e per i clienti, volendo, c'è anche la cocaina. Da tempo i carabinieri seguivano le mosse di un gruppo di 2-3 trans sudamericani che esercitavano, di notte, in via Piave all'incrocio con via Cavallotti. Numerose lamentele dai residenti della zona erano arrivate al 112. Seguendo i viados sono arrivati al civico 68 di via Cavallotti dove risiede Antonio «Toni» Trevisanello, noto transessuale mestrino classe 1948 e con diversi precedenti per stupefacenti. I viados entravano nella palazzina con i loro clienti, che poi sentiti dai militari, hanno indicato lo stesso appartamento nel quale esercitavano il meretricio più di un viados e anche alcune donne comunitarie. Alcuni clienti avrebbero anche ammesso la circostanza per la quale all'interno dell'appartamento vi era una buona disponibilità, per chi ne avesse fatto richiesta, di acquisto e consumo di cocaina. Verso le 23 di mercoledì, appena iniziato il via-vai di clienti, i militari della Compagnia, in borghese, hanno fatto irruzione nell'appartamento e vi hanno trovato 2 transessuali peruviani, una prostituta kosovara, 3 imbarazzatissimi clienti, e ovviamente il proprietario di casa. Alcuni piatti d'argento, con accanto delle banconote arrotolate, erano nelle camere. In una acquasantiera appesa al muro c'erano 30 grammi in dosi di cocaina, più un bilancino di precisione. E così per Trevisanello si sono aperte le porte del carcere di S.Maria Maggiore accusato, in flagranza di reato, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I clienti hanno dai 24 ai 56 anni, si va dal manovale all'impiegato fino al giovane che aveva fretta di tornare dai genitori. Secondo i carabinieri il tenutario della casa per ogni prestazione consumata nel suo appartamento, riceveva il compenso pari al 20 per cento (le prestazioni variavano da 50 a 90 euro), mentre per gli extra, ovvero per poter assumere cocaina il prezzo concordato era di ulteriori 80 euro. A Trevisanello è stato così contestato anche loi sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, e l'aver adibito la sua abitazione (ora posta sotto sequestro) a luogo deputato alla compravendita e al consumo di droga. Sequestrati dai carabinieri anche 1500 euro frutto della doppia attività illecita, e più di 200 preservativi. I due transessuali peruviani sono stati denunciati a piede libero perché irregolari. Per loro sono state avviate le procedure di espulsione. Si indaga invece sui fornitori della cocaina.  

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