Blitz nella casa di piacere con le tariffe “calmierate”

di Alessandro Abbadir
ORIAGO
Con la crisi arrivano le prestazioni sessuali a tariffe “operaie”. Ma i carabinieri hanno comunque chiuso una casa per appuntamenti in via Colombara a Oriago di Mira dove una ragazza colombiana si faceva pagare “solo” 50 euro a prestazione. A gestire l’appartamento, che riceveva da settimane 4-5 clienti ogni giorno, erano però altre due colombiane che sono accusate di aver sfruttato la prostituzione della ragazz.
A segnalare ai carabinieri il via vai di clienti allupati a tutte le ore erano stati molti residenti della zona che improvvisamente hanno visto “accendersi “ un traffico insolito in uno dei palazzi della strada. I carabinieri hanno constatato che dall’appartamento in cui si trovavano delle donne colombiane, ogni giorno c’era un movimento di uomini di tutte le età: dal pensionato, all’operaio, allo studente qualche artigiano e commerciate. Secondo i carabinieri, le prostitute si erano spostate a Oriago per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine nel centro di Mestre.
Mercoledì sera l’irruzione nella casa per appuntamenti da parte dei militari della Tenenza di Mira e della Compagnia di Mestre. Al momento del controllo, è parso subito chiaro che tipo di attività si facesse in appartamento. In casa è stato trovato tutto il necessario per le prestazioni sessuali più “particolari”, fornite in base al tipo di cliente ed alle richieste. L’appartamento è stato posto sotto sequestro dalla magistratura. Per le due donne colombiane accusate di essere le tenutarie dell’appartamento è scattata la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Le due da quanto appurato, provvedevano a mantenere i contatti con i clienti ed a garantire il supporto “logistico” ad una terza donna , anche lei colombiana, che di fatto era sfruttata dalle connazionali. Ora per capire le responsabilità delle donne saranno sentiti in caserma ad Oriago di Mira anche i clienti della colombiana rintracciati dalle chiamate lasciate sul telefonino. Non è la prima volta che si verificano casi del genere. In Riviera del Brenta questa è la quarta casa di piacere chiusa dai carabinieri nel giro di un mese. Altre tre erano state chiuse a Dolo, Fiesso e Vigonovo.
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