Bilancio Actv salvo solo grazie ai turisti di Venezia

VENEZIA. La città “soffoca” per la pressione turistica ma, paradossalmente, dei turisti ha un disperato bisogno per tenere in piedi il suo sistema di trasporto pubblico, soprattutto di terraferma, che senza gli introiti da bigliettazione turistica sui vaporetti, dovrebbe essere drasticamente ridotto per i suoi costi. Questo almeno dicono i dati contenuti nei bilanci consuntivi 2016 della capogruppo Avm e di Actv (oltre che di Vela e Pmv) depositati in questi giorni e che confermano l’utile già annunciato - sia pure contenuto - per tutte e quattro le società. Avm chiude in attivo per circa 2 milioni e 700 mila euro, Actv per circa 950 mila, Vela per 210 mila e Pmv infine per poco più di 43 mila euro.

Il 75% del fatturato dalla navigazione. Il fatturato di Avm per il trasporto pubblico locale, cresciuto di oltre 3 milioni e mezzo di euro e superiore ai 194 milioni per i servizi di competenza del Comune è dovuto per il 75 per cento proprio al settore della navigazione e solo per un 25 per cento ai servizi automobilistici e tramviari.
Cala di un milione di euro invece il fatturato dei servizi extraurbani, di poco superiore ai 21 milioni di euro, perché l’aumento del costo del biglietto è stato vanificato dai minori contributi della Regione.
Ma sono appunto i flussi turistici che “viaggiano” sui vaporetti Actv a tenere in piedi il sistema. I dati relativi a Vela - la controllata che si occupa appunto della vendita dei biglietti - segnala un aumento nel 2016 del 2,6 per cento dei passeggeri trasportati, che sono ormai 3 milioni e 200 mila su base annua. Nel capitolo relativo ai rischi del bilancio 2016 di Avm, si sottolinea la «dipendenza, ormai predominante, del fatturato aziendale dai flussi turistici, il cui andamento potrebbe essere un motivo di incertezza che può riflettersi significativamente sui conti aziendali».

Venezia Unica e people-mover. Cresce il portale Venezia Unica, con un aumento di oltre il 28 per cento del suo fatturato, con quasi 2 milioni di euro in più incassati, facendo intuire altri margini di crescita. In salita anche il fatturato del People-Mover, con un aumento del 16 per cento nell’ultimo anno e quello delle darsene gestite da Avm, che aumenta del 10 per cento.
I costi del personale di Actv . Costi in aumento: sfiora i 130 milioni di euro il costo complessivo del personale di Actv, aumentato di circa un milione di euro rispetto all’anno precedente, soprattutto per i 2,4 milioni di euro degli aumenti previsti dal contratto nazionale.
Dall’avvio del Piano di riequilibrio dai conti di Actv, avviato nel 2011, il costo del personale è comunque diminuito in termini assoluti di circa 8 milioni di euro, il 6 per cento.
Circa 200 persone in meno. Il personale di Actv nel 2016 è sceso complessivamente a 2636 unità, perché nell’anno appena concluso, sono uscite dall’azienda quasi 200 persone, di cui 132 per licenziamenti, in buona parte per il pianop di esuberi agevolati già concordato.
Problemi di gestione finanziaria per Actv. Se il bilancio è in utile per Actv, il risultato della gestione finanziaria chiude invece il 2016 in negativo per circa 600 mila euro, Per gli oneri dovuto ai mutui aperti per fare fronte alla ristrutturazione della cantieristica navale e il peggioramento degli interessi passivi sullo scoperto di conto corente a causa dell’estremo ritardo con cui la Regione anche per il 2016 ha provveduto a liquidare il contributo statale per il trasporto pubblico locale.
Per due volte nel 2016 la società ha dovuto ricorrere a operazioni di cessione crediti alle banche, per ottenere liquidità, con la relativa spesa per interessi.
I compensi degli amministratori. Nei bilanci del gruppo Avm anche i compensi degli amministratori, Per Avm il Consiglio di amministrazione costa circa 70 mila euro all’anno, e il collegio sindacale anche di più, oltre gli 85 mila. Per Actv, il Cda costa annualmente circa 69 mila euro e il Collegio sindacale oltre 85 mila.
Più economica Vela, che non ha Cda, ma un amministratore unico – Piero Rosa Salva - con un compenso annuo di circa 27 mila euro, equivalente a quello del collegio sindacale della società.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia