Biennale, c’è Cicutto per il dopo Baratta Il produttore veneziano nuovo presidente

Ieri la nomina del ministro Franceschini, a fine febbraio l’ insediamento dell’attuale presidente di Cinecittà Luce
Roberto Cicutto in una foto d'archivio. ANSA/CLAUDIO PERI
Roberto Cicutto in una foto d'archivio. ANSA/CLAUDIO PERI



È un veneziano di ritorno, di poche parole e di molti fatti e con una solida rete di relazioni internazionali, il nuovo presidente della Biennale che prenderà il posto di Paolo Baratta. Alla fine la scelta del ministro dei Beni culturali è caduta su uno dei candidati il cui nome circolava da tempo e che corrispondeva al profilo della personalità di cultura con capacità manageriali: Roberto Cicutto, 72 anni, produttore cinematografico legato al cinema d’autore, passato poi con successo anche alla parte gestionale, ricoprendo la carica di presidente e amministratore delegato di Istituto Luce-Cinecittà srl. Un incarico in cui è stato riconfermato proprio dal ministro Dario Franceschini due anni fa. «Sarà il veneziano Roberto Cicutto», ha dichiarato ieri Franceschini, «il nuovo presidente della Biennale di Venezia. Una candidatura prestigiosa per una delle più importanti istituzioni culturali italiane. Auguro buon lavoro a Cicutto per questa nuova fantastica sfida. Negli ultimi anni la Biennale ha vissuto un processo di rinnovamento in tutti i settori di attività e ha incrementato la sua già notevole fama sulla scena internazionale. Questo è stato possibile grazie al prezioso lavoro di Paolo Baratta e della sua squadra che ringrazio. Sono certo che Baratta, con la sua autorevolezza, continuerà a impegnarsi per la Biennale».

Una notazione, questa, che fa pensare come Franceschini, se l’interessato sarà d’accordo, voglia ancora “legare” in qualche modo Baratta alla Biennale, dove lo avrebbe lasciato ancora alla guida, se le condizioni politiche lo avessero permesso. Lo stesso Cicutto, nell’intervista qui a fianco, auspica la collaborazione di Baratta. Va ricordato che a Franceschini spetta anche la nomina di un consigliere di amministrazione che rappresenti il ministero nella Biennale: chissà che non possa essere proprio lui. «I miei sinceri auguri a Roberto Cicutto», ha brevemente dichiarato ieri Baratta. «Ringrazio il ministro Dario Franceschini per le sue parole. Viva la Biennale!».

Lo stesso presidente della Regione, Luca Zaia, che aveva difeso fino all’ultimo la riconferma di Baratta polemizzando con il M5S per la sua contrarietà, ora plaude alla nomina di Cicutto, pur nel doveroso omaggio al presidente uscente. «Auguro buon lavoro al nuovo presidente della Biennale» queste le parole di Zaia «ricordandogli che eredita una macchina super performante sia sul fronte della Mostra del Cinema sia su quello della Biennale Arte e Architettura. Noi abbiamo difeso la proroga di Baratta certi che abbia fatto un buon lavoro in tutti questi anni: lascia una Biennale con i conti a posto, una Mostra del Cinema in grande spolvero. Le esposizioni di Arte e Architettura hanno raggiunto una visibilità mediatica internazionale unica. La nomina è una prerogativa del ministro e Cicutto ha il curriculum giusto per questo incarico. Questa mattina (ieri, ndr) mi hanno chiamato sia il ministro, che mi ha presentato e motivato la scelta, sia Cicutto al quale ho rivolto il mio in bocca al lupo. Sarà giudicato sulla base dei risultati e del contesto nel quale opererà, una macchina assai complessa che vede cinema, arte e architettura inseriti in uno scenario culturale mondiale molto selezionato, selettivo, esclusivo ed esigente. La biografia professionale di Cicutto testimonia che egli sicuramente saprà raccogliere l’eredità di Baratta, traghettando l’istituzione culturale veneziana verso nuovi successi».

Roberto Cicutto ha lasciato Venezia dopo aver conseguito la maturità classica al liceo Marco Polo. Si trasferisce successivamente a Roma dove intraprende la carriera cinematografica. Fonda nel 1978 la società di produzione Aura Film, con cui vince, dieci anni dopo, nel 1988, il Leone d’oro a Venezia per “La leggenda del santo bevitore” con la regia di Ermanno Olmi. Nel 1984 costituisce la società Mikado Film, con cui ha distribuito e prodotto film dei più rappresentativi registi italiani e stranieri. Nel 1993 con Angelo Barbagallo, Nanni Moretti e Luigi Musini fonda la Sacher Distribuzione; è stato inoltre partner di Olmi nella società di produzione Cinemaundici. Nel 2009 è direttore del Mercato Internazionale del Film. Per alcuni anni è membro del Consiglio di Ace (Atelier du Cinéma Européen), Efa (European Film Academy) e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2009 ricopre la carica di presidente e ad di Istituto Luce-Cinecittà srl. Entro la fine di febbraio, esaurito l’iter parlamentare della nomina, Cicutto sarà a tutti gli effetti il nuovo presidente della Biennale. Certamente la Mostra del Cinema avrà per lui un’importanza particolare e non è escluso, a questo punto, che possa anche decidere di riconfermarne alla guida Alberto Barbera, il cui mandato scade dopo l’edizione del 2020. ——



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