«Basta rischiare a Foce Piave»

Cortellazzo, la capitaneria ordina il giro di vite: «Multe a chi fa il bagno lì»

CORTELLAZZO. Pericolo per la balneazione alla foce del Piave, la capitaneria di porto vieta di fare il bagno a Cortellazzo. Nei giorni scorsi, è stata emessa, a firma del comandante, tenente di vascello Luca Torcigliani, la specifica ordinanza. Domenica primo luglio, nelle ore pomeridiane, i militari della guardia costiera erano già imbarcati sul gommone. Sono dovuti intervenire d'urgenza per prestare assistenza a 4 persone in località Cortellazzo, presso la foce del fiume Piave, in grave difficoltà.

La capitaneria jesolana ha dunque salvato una madre con la figlia quindicenne, poi anche una coppia di giovani ragazzi che nuotavano con un canotto e non riuscivano più a tornare a riva. Il vero pericolo è il fondale basso che crea un effetto risucchio del Piave che sfocia in quel punto del litorale. Tutti sono stati “risucchiati” dalla corrente in uscita dal fiume Piave e non riuscivano più a raggiungere la spiaggia. La prima coppia di bagnanti è stata issata a bordo del mezzo della guardia costiera. Immediatamente è arrivato l’assistente bagnanti proveniente dall’ultima torretta della Jesolo Turismo, la numero 34, della spiaggia di Jesolo, che con la propria moto d’acqua ha poi portati tutti nuovamente a riva. «L’episodio si è risolto fortunatamente senza alcuna conseguenza», spiega il comandante, «se non un po’ di spavento, ma deve fare puntare l’attenzione sulla intrinseca pericolosità di quel tratto di spiaggia. La nuova ordinanza di sicurezza balneare, la numero 8 del 2012, emessa in il 28 giugno scorso, vieta infatti la balneazione per i primi 300 metri di spiaggia a sud della foce del fiume Piave». Ordinanza regolarmente disattesa se domenica verso le 10 già 200 persone facevano tranquillamente il bagno in quel punto in cui hanno perso la vita tanti bagnanti, uno su tutti Dragan Cigan che si gettò in mare per salvare due ragazzini trevigiani. A lui è dedicata quella via lungo la foce. (g.ca.)

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