«Basta con i Tir in via Ghebba» L’incidente riaccende la protesta

Oriago. Enzo Paoletti, 58 anni, era in bicicletta quando è stato travolto e ucciso da un camion «Qui passano troppi mezzi pesanti, bisogna bloccare quelli che usano la strada come scorciatoia»

MIRA. Dopo l’incidente in cui un Tir a Oriago ha travolto un ciclista, nella frazione mirese scoppiano le polemiche. Il sinistro di mercoledì che ha causato la morte di Enzo Paoletti, artigiano di 58 anni di Borbiago, è capitato nella corsia di immissione della rotatoria dalla camionabile 81 in via Ghebba.

Ad insorgere sono residenti ed esponenti politici . «Ma come è possibile», si chiedono per i residenti Roberto Pesce, Lino Gatto e Valter Faggian, «che nella corsia di immissione non ci sia uno spazio riservato per ciclisti e pedoni per poter attraversare o transitare sulla rotatoria? È chiaro che pedoni e ciclisti invadono la carreggiata già piena di auto e mezzi pesanti e si espongono al pericolo di venire travolti». Altri residenti se la prendono invece con il fatto che in via Ghebba, che è una strada residenziale, passano troppi Tir: «Capisco», spiega Fabio Zanchetta, del gruppo “Governare Mira”, «che i camion debbano passare visto che c’è una zona commerciale e industriale, ma sarebbe indispensabile che la velocità dei mezzi pesanti fosse minima e che i vigili urbani limitassero il transito invece di quei Tir che utilizzano via Ghebba come una scorciatoia per saltare le code quando si formano sulla camionabile 81 o all’entrata del casello autostradale, che si trova a poche centinaia di metri dalla rotonda». Per il comandante della polizia locale di Mira «effettivamente il pericolo costituito da camion che transitano a tutta velocità esiste. Aumenteremo i controlli nelle ore di punta. Sulla questione della rotatoria la competenza viaria è della Provincia a cui eventuali contestazioni vanno rivolte».

Intanto devono ancora essere fissati i funerali di Enzo Paoletti, morto sotto le ruote del camion all’altezza del megastore dell’ottica “Spacciocchiali”. Sulla dinamica del drammatico investimento stanno indagando i carabinieri della Tenenza di Mira. Ora sarà da chiarire, dalle misurazioni effettuate, se la responsabilità sia del camionista o parzialmente del ciclista, a causa forse di una manovra troppo brusca.

Paoletti, che risiedeva a Borbiago in via Giovanni XXIII al civico 87/G, era molto conosciuto a Borbiago e Oriago per il suo lavoro di era idraulico. Era chiamato dalla gente del posto per interventi di riparazione ma anche per interventi più complessi. L’uomo sarebbe andato in pensione il prossimo anno. A Borbiago lo ricordano come un instancabile organizzatore delle feste paesane , in cui metteva a disposizione gratuitamente la sua professionalità. Enzo, che non aveva figli, lascia la sorella Mariangela e il fratello Maurizio. I funerali si terranno nella chiesa di Borbiago.

Alessandro Abbadir

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