Baschetti non è morto in modo violento

Lelio Baschetti non è morto in modo violento. Lo ha accertato la Tac realizzata ieri sul corpo trovato mummificato domenica scorsa in un appartamento di Santa Marta, corpo del al professore di matematica e fisica morto da almeno 7 anni, probabilmente dopo l’estate, quando risultano pagate le ultime bollette e quando fece l’ultimo prelievo al bancomat. La Tac eseguita ieri ha permesso di escludere la morte violenta, accertando il fatto che - come era apparso in un primo momento - sul corpo del docente non c’erano ferite da armi da taglio.
Già martedì invece, nell’impossibilità di eseguire l’autopsia, era stato rilevato un campione di Dna che ora dovrà essere comparato con quello della sorella, residente al Lido di Venezia. I contatti tra i due si erano interrotti da almeno dieci anni. I carabinieri, nei giorni scorsi, hanno anche provveduto ad alcune verifiche sul conto corrente dell’uomo e nelle prossime ore valuteranno se congelare e sequestrare i conti anche in virtù del fatto che, per tutti questi anni, non sapendo che era morto l’Inps ha continuato, a cadenza mensile, a erogare la pensione. Soldi che, con ogni probabilità, ora dovranno essere restituiti all’Inps, anche se non sarà facile stabilire la data esatta del decesso del docente. Come noto domenica pomeriggio è stato il vicino di casa, in Calle del Cristo, a mettere il naso nella sua casa chiusa da anni. Lui pensava che la casa fosse disabitata, ha visto la porta socchiusa e ha pensato di controllare, temendo che fosse stata occupata da qualche sbandato. E invece, una volta entrato, si è trovato di fronte al corpo mummificato dell’uomo, steso su una brandina al piano terra dell’appartamento. La porta era aperta perché, con ogni probabilità, un ladro era entrato nella notte, da una finestra del primo piano, per cercare di rubare qualcosa, ma una volta trovatosi di fronte al corpo mummificato, è scappato a gambe levate dalla porta principale, lasciandola quindi aperta. Ci vorrà del tempo che la salma venga messa a disposizione dei familiari per il funerale, perché dovranno essere eseguiti ulteriori accertamenti. La storia del professor Lelio, docente di matematica e fisica appassionato di pittura, ha provocato commozione soprattutto tra i suoi ex allievi, al Lido e al Benedetti di Venezia. (f.fur.)
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