Barche in laguna solo nel weekend Monta la protesta

Alla foce dell’Osellino in arrivo restringimenti e chiusure Sul piede di guerra centinaia di proprietari d’imbarcazioni
Di Marta Artico
Ca' Noghera 05/10/01 via Ca' Vallesina "cavane" (C) Bertolin M. richiesto da Fornasier
Ca' Noghera 05/10/01 via Ca' Vallesina "cavane" (C) Bertolin M. richiesto da Fornasier

CAMPALTO. «Non si possono interdire i varchi di accesso alla laguna». In trecento hanno partecipato venerdì scorso, nell’aula magna dell’istituto comprensivo Gramsci di Campalto, alla presentazione del progetto di recupero del basso corso del fiume Marzenego-Osellino. Una serata promossa dall’associazione La Salsola di concerto con il consorzio di bonifica Acque Risorgive.

Di recente sono stati stanziati dalla Regione 16 milioni 520 mila euro dei fondi della Legge speciale per la riqualificazione ambientale del basso corso, che consentirà la prosecuzione delle opere dal manufatto alle Rotte sino alla foce del canale Osellino. Non si tratta solo del risezionamento del canale mediante dragaggio del fondo e dell’arretramento degli argini, ma anche della costituzione di fasce golenali, del rinforzo e del rialzo degli argini fino a quota di sicurezza idraulica e della fitodepurazione delle acque. Insomma, lavori complessi.

Ciò, però, prevederà delle limitazioni alla percorribilità e navigabilità del canale. E questo è il problema centrale che alle associazioni non va giù.

«All’inizio», spiega Carmine Liguori presidente della Salsola «si parlava solo di sistemazione ed escavo delle rive. Oggi il progetto finanziato prevede la depurazione e la bonifica delle acque, intervento importante. Per far questo, però, è in programma la chiusura del canale sia alle Rotte, sia a Tessera, mediante delle porte, simili a quelle del Mose, per regolare il flusso. Il consorzio deve avere la sicurezza che la portata del condotto rimanga entro dei limiti». Per favorire il processo di depurazione e disinquinamento.

Ma come la mettiamo con chi va in barca? I diportisti, ma anche chi utilizza la topa piuttosto che il sandalo per la pesca o per lavoro? «Il consorzio è lo stesso che ha dato concessioni alle barche, non si può ignorare: la società veneziana ha un rapporto profondo con la sua laguna».

Il manufatto Le Rotte sarà chiuso completamente, tutti dovranno uscire dalla foce, dunque, nel varco di Tessera. Quest’ultimo accesso sarà aperto solo nel fine settimana e durante le escursioni di marea, inoltre verrà realizzato una sorta scivolo laterale a secco munito di argano, a fianco alle porte. «Oltre alla scomodità di tirare il mezzo, ci passerà solo un sandalo, ma non più di una barca; inoltre ci sono due cantieri lungo l’Osellino e non tutti i mezzi hanno il fondo piatto e sarebbero dunque penalizzati».

Le associazioni chiedono che sia rivisto il progetto o che sia integrato mediante una modifica rispetto alla possibilità di uscita ed entrata delle barche. La Salsola ha 200 posti barca, di regolari nel tratto in questione ce ne sono circa 800, ma contando gli abusivi, si superano le milleduecento unità, oltre ai due cantieri nautici. E poi ci sono quelli che hanno la barca a Mestre e che usano il corso d’acqua per arrivare in laguna. Impensabile secondo i diportisti, che possano tutti transitare per Tessera. La protesta si sta organizzando.

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