“Barch-in”, show per 1.200 fortunati Sei serate andate velocemente sold out per gustarsi le pellicole dall’acqua

Successo per la rassegna all’Arsenale, i posti raddoppiati per le imbarcazioni non bastano Evento gratuito, gli organizzatori chiedono una donazione. E la città ha risposto in massa 
Nadia De Lazzari

l’iniziativa

Nello specchio d’acqua dell’Arsenale la seconda edizione rinnovata del “Barch-in”. Quest’anno con più serate, da 4 a 6. Anche più servizi, schermo più ampio, audio più potente, campo boe più grande, ovvero posti barca aumentati da 50 a 67. In totale 1.200 veneziani. Infine i film, tutti pensati per festeggiare il compleanno di Venezia che compie 1600 anni. Tra i temi principali l’acqua, la laguna, la storia. È stato un successo strepitoso l’edizione 2021 del cinema all’aperto in barca, a remi o a motore, che si è appena conclusa. Sei serate indimenticabili, 6 film al top. Tra questi “Il mercante di Venezia” (2004), “Pane e Tulipani” (2000), la pellicola a sorpresa “Waterworld (1995), due cartoon per i bambini e un ospite speciale, il docente universitario Shaul Bassi: «Ho mandato ovunque foto agli amici. Il mondo ci invidia per il cinema più speciale del pianeta. Siamo privilegiati, qui si mescola il culturale, l’artistico, il conviviale con lo spritz. Meglio di così...».

Mentre sono ancora in corso i lavori di smontaggio, gli ideatori (tutti architetti) Nicola Scopelliti, Silvia Rasia, Caterina Groli, Luisa Valletti con la produttrice Maria Parisi, presidente dell’associazione FEMS du Cinéma, tracciano il bilancio, già pensando all’edizione 2022.

«Abbiamo unito le nostre forze. È stato un lavoro di squadra dove ognuno ha messo le sue conoscenze. L’evento eterogeneo è ancora a livello sperimentale, stiamo cercando di migliorarci sempre di più. Alla fine è stato fatto un progetto», spiega Nicola Scopelliti, «Siamo un collettivo di architetti e abbiamo disegnato tutto e da volontari in collaborazione con le istituzioni, Marina Militare, Vela s.p.a.». L’edizione 2021 è stata pensata fin dallo scorso autunno, dando la possibilità a tante più persone di poter partecipare. L’architetto aggiunge: «Lo scorso anno tanti veneziani non sono riusciti a iscriversi, in soli 7 minuti avevamo il tutto esaurito. Ora, nonostante la capienza maggiore, c’è stato comunque il sold out, con il sistema delle prenotazioni che è andato in crisi. Non chiediamo biglietti ma prenotazioni perché l’evento è gratuito».

Gli organizzatori ai vari ospiti propongo una donazione libera, in cambio offrono souvenir, adesivi (Barch-in) e borse di tela (Fallani). «Abbiamo visto che i residenti li apprezzano», spiegano. Tutto sotto controllo anche per le misure anti Covid. «Abbiamo chiesto il Green pass solo a chi era ospite delle remiere». Dieci sono state le imbarcazioni messe a disposizione. Massima sicurezza nello specchio d’acqua dove la Guardia costiera ausiliaria ha fornito 2 imbarcazioni che hanno dato assistenza per il soccorso e per l’ingresso (check in) vicino alla torre. Ogni 5 minuti sfilavano 3 barche. Prezioso infine il servizio “aperiporto” con Cocai Express che ha provveduto al delivery con menù portato in barca a motore elettrico. —



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