Bancarotta, a processo l’avvocato Pardise con il padre e la moglie

JESOLO

Nuovo processo all’orizzonte per l’avvocato Daniel Polo Pardise, 41 anni, nativo di San Donà. Iscritto al foro di Urbino, è attualmente sospeso dall’Ordine. Il gup Rodolfo Piccin lo ha rinviato a giudizio per varie ipotesi di bancarotta insieme con i suoi familiari. L’indagine porta la firma del procuratore Raffaele Tito. Sono stati indagati anche il padre Giuseppe Polo Pardise, 70 anni, residente a Jesolo, la moglie Manuela Modolo, 40anni, di Polcenigo, Gabriele Dorenburg, 75 anni, residente a Jesolo. Tutti e quattro sono assistiti dall’avvocato Luca Donadon: intendono dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in dibattimento.

Il processo comincerà il 9 marzo dinanzi al tribunale collegiale di Pordenone. La procura ha contestato agli indagati di aver drenato costantemente liquidità alle società operative di famiglia, omettendo di versare contributi e imposte e trasferendo gradualmente il patrimonio immobiliare del padre Giuseppe ai figli.

In particolare la procura ha individuato in Manuela Modolo l’amministratore unico della Hotel srl e di L&B law and business consulting, in Giuseppe Polo Pardise l’amministratore unico della Immobiliare alberghiera Aviano e della Hotel Apollo, nella Dorenburg il vertice della Immobiliare dei mille, in Daniel Polo Pardise il socio, con la moglie, al 97% delle quote della L & B. Gli inquirenti ritengono che fosse proprio l’avvocato l’ideatore, l’istigatore e l’organizzatore degli atti giuridici necessari per realizzare il progetto.

La procura ha ipotizzato che, dopo il fallimento delle due società immobiliari nel 2015, ritenute già decotte fra il 2006 e il 2007, e dopo i fallimenti in proprio di Doremburg e Giuseppe Polo Pardise, siano stati distratti i rami d’azienda Residence Posta di Aviano e hotel Aldebaran di Jesolo, nonché vari immobili, una sala giochi e appezzamenti di terreno per fare in modo che i curatori fallimentari non ne entrassero in possesso. —