Bambina dimenticata sullo scuolabus, l’azienda di trasporti: «Nessuna responsabilità»

MORGANO. «Il nostro autista non c’entra nulla: non abbiamo colpe». Nel quartier generale di Bonaventura Express, a Badoere di Morgano, c’è profondo rammarico. Ma allo stesso tempo tranquillità. La vicenda della bambina “dimenticata” sullo scuolabus, per quanto abbia scosso tutto l’ambiente, non scalfisce infatti la corazza della storica azienda di trasporti trevigiana, che ha provato a ricostruire l’intero accaduto per fare piena chiarezza.
«Siamo molto dispiaciuti per quanto successo, si tratta di una cosa senza precedenti in tutti i nostri servizi, ma non ci sentiamo responsabili», spiegano dalla ditta per voce del patron Gianni Bonaventura, «il servizio in questione è svolto infatti in collaborazione con l’associazione anziani di Scorzè, che cura interamente la questione degli accompagnatori.
Giovedì, va detto, l’accompagnatore in questione aveva sostituito la consueta accompagnatrice che conosce i bambini e il giro e peraltro era l’ultimo giorno di attività scolastica, aspetto che crediamo abbia creato non poca confusione. L’orario di uscita delle classi, che normalmente utilizzano due diversi pulman, era lo stesso e la bambina, per il ritorno a casa, è salita in quello che non era il bus con cui era arrivata a scuola».
È qui che la bambina – a quanto ricostruito normalmente ultima del “suo giro” – si addormenta, non venendo notata dall’accompagnatore a bordo. «Una volta concluso il giro il nostro autista si è sentito dire che il bus era vuoto e che pertanto poteva tranquillamente rientrare nel deposito che abbiamo nella zona industriale di Scorzè: così ha fatto», aggiungono da Bonaventura, riportando la testimonianza dell’autista che era al volante del mezzo, «pare che l’accompagnatore abbia fatto un controllo sommario, fermandosi a metà pulmino, non notando evidentemente la bambina che dormiva tranquillamente negli ultimi posti. Forse se avesse pianto o si fosse agitata la situazione si sarebbe risolta prima, ma è anche vero che probabilmente l’accompagnatore è stato troppo precipitoso nel dare l’ok al rientro dell’autista».
Giunti al deposito, prima dell’arrivo dei genitori, la bimba pare sia rimasta senza problemi a riposare all’interno del bus, che – sottolineano dall’azienda – aveva le porte aperte ed era comunque in una zona sorvegliata. . In queste ore non è mancato il contatto con il Comune di Scorzè, che ha affidato a Bonaventura il servizio di appalto.
«Siamo tranquilli ma allo stesso tempo riconosciamo che il Comune è giusto che metta le mani avanti: la bambina era salita su un bus non suo ed è stato dato il via libera al rientro all’autista quando sul bus c’era ancora un minore», spiegano da Bonaventura, «è inevitabilmente successa un po’ di confusione, creata da un insieme di circostanze sfavorevoli. Tuttavia siamo convinti che non ci siano responsabilità da parte del nostro autista».
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