Balordi entrano alle ex officine Marconi

JESOLO. Ancora violate le mura delle ex officine Marconi nel cuore del centro cittadino. Nei giorni scorsi alcune persone sono nuovamente entrate nello stabile fatiscente, oggetto di un futuro...

JESOLO. Ancora violate le mura delle ex officine Marconi nel cuore del centro cittadino. Nei giorni scorsi alcune persone sono nuovamente entrate nello stabile fatiscente, oggetto di un futuro intervento edilizio che stenta a partire. I residenti hanno nuovamente segnalato l’intrusione di balordi e denunciato tutto al Comune che ha inviato sul posto la polizia locale per i controlli e sgomberi, come più volte accaduto anche in passato.

Ma, in assenza di vere barriere, la situazione si ripete di continuo e provoca lo sdegno di chi abita nella zona che non accetta più di vedere questi bivacchi. Il vice sindaco e assessore alla sicurezza, Luigi Trevisiol, ha sollecitato la frastagliata proprietà: «"Devono murare le finestre e gli ingressi come intimato al più presto o dovremo farlo noi».

Il Comune, solo qualche giorno fa, aveva annunciato che la proprietà si sarebbe fatta carico dell’intervento di messa in sicurezza. Da mesi soprattutto la Lega Nord, con il segretario Alberto Schibuola, denuncia le condizioni in cui versa lo stabile di via Marconi. La società proprietaria dell’immobile dovrebbe partire con un’operazione edilizia con completa ristrutturazione per realizzare una palazzina, ma pare ci siano stati dei problemi tra i soci che hanno ritardato i lavori. Purtroppo, anche l’intervento per murare finestre e ingressi non è ancora stato portato a termine come annunciato. «La proprietà mi ha assicurato che lo faranno in questi giorni», dice il vice sindaco Trevisiol visibilmente irritato, «ma lo devono fare per questiono di sicurezza e decoro urbano, altrimenti saremo costretti a farlo noi». (g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia