Aula Bloomberg, un pezzo di Wall Street a Ca’ Foscari

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Un pezzo di Wall Street sbarca a Venezia, per la felicità degli aspiranti Gordon Gekko. Andamento dei tassi d’interesse, oscillazione dei mercati in tempo reale, quotazione delle azioni. Anche se, più che stock option, in ballo ci sono crediti universitari ed esami, sotto lo sguardo di professori e tutor.
Che forniranno, con laboratori e certificazioni, quelle competenze indispensabili per chi nel mondo della finanza ci vuole lavorare davvero. C’è tutto questo nella nuova aula Bloomberg, inaugurata di recente nel Campus Economico San Giobbe dell’Università Ca’Foscari.
All’interno della biblioteca di area economica, ci sono quindici nuove postazioni a disposizione degli studenti di economia e management. Tutte tecnologicamente avanzate, con un doppio schermo per ogni terminale, con una porta a vetro a separarle dalla biblioteca.
Un profluvio di numeri scorre in velocità sugli schermi neri. Perfino le tastiere, più ampie rispetto ai normali computer, incorporano tasti colorati e funzioni incomprensibili ai profani.
Fondata nel 1981 dall’ex sindaco di New York, Bloomberg è l’azienda di analisi dei dati finanziari e la piattaforma di scambio più famosa al mondo. Viene utilizzata, tanto per dire, da tutti i migliori professionisti del settore. E Ca’Foscari, prima e unica università pubblica in Italia, ne ha appena acquistato le licenze per metterle a disposizione dei propri studenti (con un finanziamento di circa 60 mila euro).
Le potenzialità sono enormi: si va dalle analisi sui dati finanziari, alle quotazioni di azioni; dall’andamento dei tassi di interesse e di cambio alla possibilità di usare la piattaforma come fonte di ricerca. Uno strumento utile anche ai docenti, quindi. Che prima potevano usare un solo terminale all’interno del dipartimento, isolato e spesso sovraffollato. «Da anni spingevamo per questo traguardo» il commento di Monica Billio, direttrice del dipartimento di economia «tutti gli studenti che si avvicinano alla finanza potranno finalmente toccare con mano la materia».
Di grande valore aggiunto parlano anche Giorgio Bertinetti, professore di finanza aziendale, e Gaetano Zilio Grandi, direttore del dipartimento di management: «Chi lavora nei centri studi, nelle banche d’affari o nel private equity deve avere queste conoscenze nel suo bagaglio».
Dentro l’aula Bloomberg sono già iniziati i corsi e i laboratori di gruppo. Si va dal corporate finance banking, passando per economia finanziaria e amministrazione e controllo. Ci vuole pratica, prima di avere l’abilità di un trader professionista. E infatti, dopo le iniziali difficoltà, gli studenti cominciano a prenderci la mano. e a divertirsi: «Non è un sistema immediato» ammette Jessica Zanotto, iscritta al primo anno magistrale di finanza, «ma poi permette di risparmiare un mucchio di tempo nella comparazione di dati. E poi per il curriculum sarà un’arma in più». Già perché gli studenti, da remoto, potranno anche ottenere certificazioni Bloomberg online. Un primo passo, in attesa di varcare le porte delle piazze d’affari più importanti. —
Eugenio Pendolini
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