Ater a Campo di Marte salta edificio di Moneo

Quello del grande architetto spagnolo Leone d’Oro 2021 sarebbe stato il quarto del complesso di case popolari
Eugenio Pendolini

giudecca

Campo Marte alla Giudecca, odissea senza fine. Un progetto decennale, cantieri fermi e abbandonati e la previsione della fine lavori che slitta di continuo. Ora però qualcosa sembra muoversi e si attendono novità da parte dell’Ater. L’ultimo capitolo è la risposta datata fine agosto da parte della giunta regionale all’interrogazione presentata dalla consigliera Elena Ostanel, in cui si mette nero su bianco che i tempi saranno per l’ennesima volta dilatati: altri dodici mesi per riprogettare il secondo stralcio del fabbricato ad “L” prima di riprendere i lavori, per la cui realizzazione sono previsti ulteriori 150 giorni. Nessun programma di realizzazione, invece, per il quarto edificio, progettato dall’architetto Moneo.

Un passo indietro. L’atto di nascita del progetto di recupero di Campo di Marte alla Giudecca risale al 1983, quando lo Iacp di Venezia, insieme al Comune, avvia un’operazione di ristrutturazione urbanistica con la demolizione di edifici in pessime condizioni, rimpiazzati da edifici moderni da realizzare con un concorso internazionale vinto dal portoghese Alvaro Siza Viejra e la progettazione degli edifici affidata a Carlo Aymonino, Aldo Rossi, allo stesso Siza e allo spagnolo Rafael Moneo Valles. Nel 2004 sono stati ultimati e assegnati gli edifici progettati da Aymonino (26 alloggi) e da Rossi (25 alloggi), mentre il primo stralcio, corrispondente a 32 alloggi, del fabbricato a “L” progettato da Alvaro Siza Viejra è stato consegnato nell’anno 2008. Il secondo stralcio, altri 19 alloggi, ultimato al grezzo, è fermo da oltre dieci anni.

«Dopo oltre un decennio di cantieri fermi», spiegano i consiglieri comunali e di municipalità di Verde e Progressista (Bettin, De Col, Mannise, Ragazzi. Schenkel), «chiediamo ad Ater un impegno formale ad accelerare i tempi, al Consiglio di Municipalità di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori, al Comune di coordinare insieme ad Ater l’esecuzione di tutte le opere di urbanizzazione sospese». Tra queste, la pavimentazione di calle Campalto e calle dell’asilo Mason. Contattato, il presidente Ater Fabio Nordio fornisce alcune importanti novità. «Rispetto ai 19 alloggi mancanti, i lavori erano stati affidati ad un ditta nel frattempo fallita», spiega, «Contiamo di chiudere un nuovo contratto e di finire i lavori per maggio. Per i sottoservizi e il piazzale, contiamo di iniziare i lavori entro una settimana». Conferme rispetto al quarto edificio, quello progettato da Rafael Moneo Valles, il cui destino sembra essere segnato. «Non ci sono i fondi e non sarà realizzato», conclude Nordio, «salvo ulteriori rifinanziamenti». —

Eugenio Pendolini

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