Assistenza gratuita ai malati terminali accordo con l’Avapo

QUARTO D’ALTINO. Un protocollo operativo per l’assistenza gratuita ai malati terminali. Sarà sottoscritta lunedì l’intesa tra il Comune di Quarto, l’Usl 3 Serenissima e l’Avapo di Mestre, che consentirà di garantire l’assistenza tutelare nella propria abitazione ai malati oncologici in fase terminale e alle loro famiglie.
Potranno così beneficiare, in forma gratuita, 24 ore su 24, di sostegno medico, infermieristico e psicologico, oltre che di supporto nell’igiene personale. A questo protocollo operativo si è arrivati anche grazie alla spinta emotiva della denuncia pubblica fatta dalla signora Lara Mareso, la cui madre, dopo essere stata dimessa dall’ospedale come malata terminale, ha atteso invano per 40 giorni l’arrivo dell’assistenza domiciliare. Il caso si sbloccò per l’interessamento del sindaco Claudio Grosso.
Ma la signora, 68 anni, è deceduta purtroppo nel giorno in cui l’assistenza sarebbe dovuta arrivare. Comune e Avapo hanno verificato che non esisteva ancora alcun protocollo operativo tra i due soggetti per l’attivazione dell’assistenza tutelare, nonostante fin dal 2014 l’Avapo avesse chiesto al Comune di semplificare il regolamento comunale per i servizi di assistenza domiciliare. «Era necessario e urgente», spiega il sindaco Claudio Grosso, «organizzare un servizio gratuito di pronta assistenza domiciliare per i malati oncologici, con modalità semplificate di attivazione. In forza dell’accordo con Avapo e l’Usl 3, qualora il medico specialista in cure palliative che ha in carico un paziente lo ritenga, predispone una richiesta e la invia al responsabile dell’Unità operativa cure palliative che, una volta visionata, la trasmette ai servizi sociali del Comune di Quarto d’Altino e ad Avapo. Entro quarantott’ore il Comune attiva l’assistenza tutelare. Avapo provvederà anche ad organizzare l’affiancamento di volontari per l’assistenza ai malati e a fornire al domicilio dei pazienti ausili e presidi sanitari necessari, come per esempio letti sanitari, comode, pannoloni, materassi antidecubito. Solo così si danno risposte concrete ai bisogni delle famiglie».
Giovanni Monforte
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