Assemblea sociale per la casa «Garantire l’acqua a tutti»

VENEZIA. L’Assemblea sociale per la Casa ha scritto una lettera aperta a Babbo Natale. Ecco di seguito il testo. «L'acqua è un bene comune, pubblico, ma c'è chi non può averne accesso. Oggi abbiamo...
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VENEZIA. L’Assemblea sociale per la Casa ha scritto una lettera aperta a Babbo Natale. Ecco di seguito il testo. «L'acqua è un bene comune, pubblico, ma c'è chi non può averne accesso. Oggi abbiamo una semplice richiesta: vorremmo che il bene comune acqua sia davvero accessibile a tutti. Succede che nel 2016 a Venezia non tutti abbiano lo stesso diritto di fruire dell'acqua. Eh sì, perché c'è un accordo fra Ater e Veritas che impedisce l'allacciamento delle utenze a chi non ha titolo per stare nell'alloggio, come se a chi gestisce le risorse idriche della città dovesse interessare qualcosa del rapporto fra inquilino e “padrone di casa”. Questa infamia impedisce di fatto a famiglie non molto abbienti di fruire di un bene primario, diritto di tutti.

Apriamo oggi una campagna perché venga annullato questo accordo e perché venga rispettato l'articolo 2 bis del Comune e il referendum del 2011, che ha ribadito la volontà di tutti di mantenere l'acqua bene pubblico e non soggetto a privatizzazioni. Questo afferma l’articolo 2 bis dello statuto comunale di Venezia: «Il Comune dichiara di riconoscere il diritto umano all'acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; di garantire la disponibilità e l’accesso individuale e collettivo all’acqua potabile in quanto diritti inalienabili e inviolabili della persona umana e si estrinseca nell’ impegno a garantire ai cittadini un minimo vitale giornaliero e la priorità del consumo umano delle risorse idriche rispetto ad altri usi».

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