Assalto al Mercatone Uno Caos e code alle casse

Chioggia. L’annunciata chiusura con sconti del 70% ha scatenato la clientela I carabinieri sono dovuti intervenire per ordinare la chiusura anticipata

CHIOGGIA. Assalto agli sconti, code infernali al Mercatone Uno e chiusura anticipata disposta dai carabinieri per motivi di sicurezza. Ieri mattina il punto vendita di Valli sulla Romea, che ha iniziato la svendita totale per chiusura, è stato letteralmente assalito dai clienti con code anche di un’ora mezza per arrivare alle casse, scaffali svuotati e caos nel parcheggio.

La corsa commerciale è iniziata alle 8.30, anche se il Mercatone apriva un’ora dopo, perché in molti volevano assicurarsi l’ingresso per primi per aggiudicarsi prodotti, soprattutto elettrodomestici, con il 60-70% di sconto, nel timore che ci fossero pochi pezzi a disposizione. Le code sono quindi iniziate prima ancora che il punto vendita fosse aperto. Ma il vero inferno si è scatenato qualche ora dopo quando il Mercatone è stato letteralmente preso d’assalto. Il parcheggio si è riempito in ogni centimetro a disposizione e molte auto si sono riversate nelle stradine limitrofe, via Porcellana in particolare, e anche lungo la Romea causando intralcio al traffico già intenso per le code dirette alla spiaggia. In molti si sono fatti addirittura accompagnare e successivamente venire a prendere per evitare di perdere tempo a caccia di un posteggio. Poi la corsa ai carrelli, esauriti quasi subito, e all’affare. I più affollati i reparti di elettronica, casalinghi e giocattoli. Quasi impossibile percorrere alcuni corridoi perché presto le code alle casse hanno raggiunto quasi la lunghezza dell’ipermercato. Una lunga teoria di carrelli, riempiti di qualsiasi cosa che riportasse sconti importanti, affollava tutto lo spazio davanti le casse rendendo quasi impossibile uscire anche a chi senza acquisti chiedeva permesso per guadagnare la porta di ingresso. Per pagare code anche di un’ora e mezza. Una ressa tale che alle 11.30 sono intervenuti i carabinieri che hanno disposto la chiusura anticipata per motivi di sicurezza. Dopo le 11.30 non sono più entrati clienti in modo da smaltire la folla che ancora stazionava davanti le casse senza ulteriori problemi.

Per alcuni prodotti già prima di mezzogiorno gli scaffali risultavano vuoti o con solo un paio di pezzi a disposizione. La notizia della chiusura del punto vendita e della svendita totale dal 6 luglio ha evidentemente fatto il giro della città nei giorni scorsi e nessuno, malgrado la giornata di sole invitasse a raggiungere la spiaggia, ha voluto perdersi l’occasione di qualche affare.

In coda anche qualche turista che si è accorto della svendita arrivando al mare. Si vocifera che la struttura possa essere rilevata dall’Iperlando, ma non ci sono conferme ufficiali al momento.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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