Asilo chiuso, il Comune promette verifiche su aule libere

Settimana densa di incontri per il comitato dei genitori dei bambini che frequentano la scuola per l'infanzia Madonna della Salute che chiuderà a fine giugno, con la conclusione dell'anno scolastico. Il terreno dove sorge la scuola deve infatti tornare alla casa di riposo dell’Antica Scuola dei Battuti che verserà circa 600 mila euro alla Curia. Per trovare una alternativa per proseguire per due anni l’attività didattica nella scuola materna paritaria Madonna della Salute di via Spalti, che fa capo all'omonima parrocchia, ieri i genitori hanno incontrato l’assessore comunale all’Istruzione Andrea Ferrazzi. Mercoledì andranno a parlare con il presidente della Municipalità Massimo Venturini e venerdì c’è il confronto con la Curia. Si cerca anche di incontrare il vicesindaco Sandro Simionato. Ieri da Ferrazzi è arrivata una apertura che fa sperare i genitori. «Ho spiegato che valuteremo con gli uffici se ci sono aule vuote dove di concerto con la Regione si può pensare di far proseguire l’attività didattica. Non è facile, ma quello che si potrà fare, se sarà possibile, lo faremo», dice l’assessore. I genitori sostengono la loro protesta di poter utilizzare alcune delle aule, vuote, della elementare Ticozzi e di essere disponibili a contribuire economicamente per sostenere l’affitto dei locali e garantire il proseguo della didattica. Che non significa solo l’attività educativa per i bambini della scuola d’infanzia e delle 5 insegnanti ma anche le attività extra, come le adozioni a distanza e i contributi ad un orfanotrofio che hanno finora impegnato i genitori. Un contributo, si vocifera, potrebbe venire anche dalla Curia che ha finora gestito la scuola paritaria con una retta scolastica al Madonna della Salute, calcolato in 200 euro.
Per molti genitori, la doccia fredda della chiusura a giugno della scuola significa anche faticare a trovare posto in un’altra struttura. Una delle mamme spiega: «Ci sono domande e graduatorie per il pubblico, per il privato ci sono invece pochi posti. E’ quello che ci è stato detto nelle telefonate fatte in questi giorni». D’altro canto nessuno dimentica il vecchio progetto del Comune di Venezia, per ora accantonato, di realizzare davanti all’ex Umberto I una nuova scuola materna collegata ad una elementare che doveva trovare posto all’interno dell’operazione per le torri, ora bloccata.
Ora i genitori attendono le verifiche che l’assessorato di Ferrazzi eseguirà circa la disponibilità di spazi in altre scuole comunali e poi andranno al confronto con la Municipalità di Mestre e a quello, decisivo, con la Curia, venerdì prossimo.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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