Arsenale di Venezia, ecco il progetto del Palazzo dello Sport

VENEZIA. L’idea di un nuovo palazzetto dello sport all’Arsenale si fa sempre più concreta.
Il progetto, a cura dell’architetto Luciano Parenti, rientra nel piano di recupero dell’area degli ex Gasometri di Castello di proprietà di Ivan Holler e di Mtk, e garantirebbe uno spazio per la ginnastica e le attività sportive alle 125 classi degli istituti Benedetti-Tommaseo, Sarpi e Barbarigo, costretti (da anni e almeno fino all’inizio del lockdown) a spostarsi nel palazzetto G.Gianquinto all’Arsenale.
I primi rendering sono già arrivati sulle scrivanie del Comune, proprietario da inizio ’900 dell’area Ex Dalmati, ricevendo i primi segnali di interesse. Resta da capire cosa dirà la Soprintendenza, dal momento che le mura trecentesche sono vincolate. Un compromesso potrebbe raggiungersi se l’edificio non le supererà in altezza, ma è ancora tutto da vedere.
«La proprietà del palazzo dello sport», spiega l’imprenditore austriaco Ivan Holler, «sarà fornita al Comune. Sono necessarie discussioni con la Sopraintendenza, che non conosce ancora il progetto allegato che, comunque, sarà presentato al più presto». Attualmente, l’area è abbandonata al degrado. I due capannoni ottocenteschi, utilizzati come deposito di catrame dell’Arsenale, sono ridotti a ruderi e completamente coperti dalla vegetazione, e per evitarne il crollo secondo i progettisti è urgente un intervento di restauro.

Nei piani di Mtk, oltre che per i duemila studenti, la struttura potrebbe essere un valore aggiunto per la città intera. Si tratta di quattro spogliatoi, una palestra con campo regolamentare da basket, spalti a disposizione di 250 spettatori, un auditorium in grado di ospitare eventi culturali. I capannoni in laterizio sarebbero conservati rendendo l’intervento reversibile grazie all’uso di tecnologie leggere e all’uso del vetro. Tra le ipotesi, il progetto prevede anche un tetto apribile e smontabile o, in alternativa, la realizzazione del tetto a capriate con la copertura a falde inclinate. In tutto, circa 2 mila metri quadri di progetto.

Tutt’altra cosa (anche a livello di investimento economico, stimato in almeno quattro volte superiore) rispetto ai 500 metri quadri previsti inizialmente per la palestra da realizzare all’interno del cortile del Sarpi, accolta da un coro di critiche. Inevitabilmente, il progetto per la palestra all’Arsenale si intreccia con il futuro dell’area degli ex Gasometri. Se le operazioni di bonifica - a carico di Mtk per un valore di oltre 4 milioni di euro e della durata di almeno un anno - continuano da inizio marzo, l’incognita riguarda la destinazione d’uso dell’area (ora a uso residenziale). Obiettivo dichiarato di Mtk è la costruzione di stanze per hotel di lusso all’interno delle strutture industriali vincolate. In assenza di un cambio di destinazione d’uso, Mtk ha garantito che saranno comunque realizzati appartamenti anche se l’investimento, in questo caso, sarebbe «troppo oneroso». L’ipotesi degli hotel è criticata da numerose associazioni in prima linea sul tema della residenzialità e dalla Municipalità di Venezia, che nei giorni scorsi ha votato un ordine del giorno per chiedere chiarezza e per proporre di riacquistare l’area (ipotesi poi smentita da Mtk stessa. Il timore di chi si dice favorevole al palazzetto dello sport ma non agli alberghi è che senza il cambio di destinazione d’uso l’intera operazione sia destinata a saltare. La patata bollente, comunque, spetterà alla prossima amministrazione. —
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