Arsenale da guerra trovato a Mira

La polizia scopre un deposito di mitra Ak 47, fucili e pistole di tutti i tipi oltre a una mare di proiettili. Arrestato un imprenditore italiano di 52 anni. Molte armi avevano la matricola limata: si teme stessero per essere usate per compiere rapine

MIRA. Un arsenale impressionante di mitragliatori da guerra, fucili di precizione, fucili a pompa, a canne mozze, pistole, revolver e una valanga di munizioni, proiettili e parti di ricambio. Tutte in perfetto stato, tutti pronti per essere usati da una banda di rapinatori della Riviera del Brenta. È la scoperta fatta dagli investigatori della squadra mobile della polizia di Stato.


L’arsenale, composto di armi da guerra pronte all'uso è costituito ma armi da guerra del tipo Avtomat Kalashnikov 47, con relativi caricatori e proiettili, oltre fucili di tutti i tipi, pistole automatiche e recolver.

È stato trovato dopo un paziente lavoro d’indagine in una casa di Mira. Il suo custode è un italiano di 52 anni, Massimo Rossi, un imprenditore incensurato, residente tra Mira e Borbiago, in una casa di campagna.
L’uomo è stato arrestato. Sulle armi si stanno compiendo verifiche e perizie di sparo. Alcune hanno la matricola limata.

L’uomo custodiva un numero rilevante di armi comuni da sparo e da guerra, nonché altre armi da sparo realizzate artigianalmente, perfettamente funzionanti, con relativo munizionamento, anch’esso in numero elevato. Inoltre possedeva un altrettanto considerevole numero di armi bianche, comprese delle balestre, una cerbottana di precisione, un machete e un visore notturno.
Durante la perquisizione eseguita nella casa e nell’annesso podere, con l’ausilio della squadra artificieri e dell’unità cinofila anti esplosivi, sono state rinvenute 23 pistole automatiche, due fucili a canne mozze e un AK47 di produzione sovietica, oltre alle relative munizioni che superano il migliaio.



 

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