Arrivano i rinforzi in Procura: due nuovi pm in servizio

L’emergenza personale è ben lontana dall’essere risolta, ma l’arrivo di due nuovi pubblici ministeri fa tirare una boccata di ossigeno agli uffici della Procura veneziana. Sono entrati in servizio nei giorni scorsi i sostituti procuratori Paolo Fietta e Andrea Petroni. Il primo, bassanese, è un magistrato distrettuale. Starà quindi a Venezia per un anno, il tempo di sostituire una collega che sta svolgendo il ruolo di commissaria al concorso per la magistratura e un’altra collega che va in maternità. Fietta ha lavorato in varie Procure del Veneto, tra cui a Padova, dove ha indagato sul serial killer Michele Profeta, ed è stato per anni anche a Roma come ispettore del Ministero della Giustizia.
Il pubblico ministero Andrea Petroni, romano, è invece un magistrato di prima nomina, fresco vincitore del concorso, che è stato assegnato alla Procura lagunare. Entrambi hanno già preso servizio e hanno iniziato a studiare i fascicoli loro assegnati e presenziare alle udienze.
I due nuovi innesti vanno ad aggiungersi a una pianta organica in sofferenza. Quanto ai sostituti procuratori, l’organico - ritoccato al rialzo con le variazioni andate in vigore il 1° dicembre 2016 - prevede 21 magistrati in servizio. Un numero, questo, solo sulla carta, visto che quelli effettivamente operativi negli uffici della Procura lagunare sono 16, a cui si somma il pubblico ministero Fietta che però resterà solo un anno.
Della cronica mancanza di personale aveva di recente parlato il procuratore capo Bruno Cherchi, affiancato nell’attività da tre aggiunti. Il grido d’allarme era arrivato anche nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, a fine gennaio. A mancare nei tribunali veneziani, al pari della situazione che si riscontra nel resto della regione, sono sia i magistrati che gli amministrativi. (ru.b.)
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