Arpav mette i sensori acustici in via Jesolo

San Donà. Arrivano i controlli richiesti dai cittadini. Continua la polemica sulla pedonalizzazione
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - SENSORE DELL'ARPAV ISTALLATO IN VIA JESOLO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - SENSORE DELL'ARPAV ISTALLATO IN VIA JESOLO

Arrivano anche i sensori acustici per i controlli dell’Arpav in via Jesolo.

Nei giorni scorsi i tecnici hanno infatti installato dei particolari microfoni nel giardino di ben due abitazioni private che hanno dato il consenso. Il fine è quello di effettuare un controllo dell’inquinamento acustico lungo la strada.

I controlli sono stati chiesti espressamente dai residenti che da mesi sono esasperati dall’aumento del traffico, seguito alla decisione di pedonalizzare corso Trentin. Una lunga battaglia nei confronti dell’amministrazione comunale, ritenuta responsabile delle conseguenze delle deviazioni del traffico in centro.

Poche settimane fa sono stati sospesi i controlli dell’Arpav anche per l’inquinamento atmosferico e riprenderanno nei prossimi mesi.

Adesso tocca ai rumori, perché in via Jesolo c’è chi deve blindarsi in casa, almeno così sostiene qualcuno, per resistere a rumori e vibrazioni. «Non ce la facciamo più», dicono i residenti riuniti in un comitato, «transitano in media 130 autobus al giorno, adesso saranno 150 perché alle corse verso Jesolo si sono aggiunte anche quelle per Caorle. Poi ci sono le code di auto verso la fine della strada che ci riempiono di smog. L’inquinamento è sia atmosferico che acustico e noi vogliamo giustizia perché finora il Comune non ha ascoltato le nostre istanze e adesso non ci bada proprio più. Ci siamo rivolti anche alla Federconsumatori che ci ha dato pienamente ragione e ha appoggiato la nostra protesta».

In Consiglio comunale, Anna Maria Babbo dalle file dell’opposizione, ha appoggiato questa battaglia fin dall'inizio. È anche in piedi il famoso ricorso al Tar dei commercianti del centro contro la pedonalizzazione, la cui risposta doveva pervenire nel mese di giugno, ma della quale per il momento non vi è traccia. È l’unica speranza di una marcia indietro, forzata, del Comune che non ha intenzione di rinunciare a questo progetto. La giunta e la maggioranza al governo della città credono sempre di più nella pedonalizzazione e il corso Trentin chiuso al traffico è stato ornato e abbellito con sculture vegetali, piante e aiuole.

La città è sempre più divisa sulla pedonalizzazione che comunque ha riscosso un discreto successo anche grazie alle terrazze dei pubblici esercizi che risultano molto eleganti oltre che comode e sono piaciute ai clienti che vi trascorrono tutta la giornata. (g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia