«Aria più avvelenata con l’Sg31»

L’allarme del consigliere regionale Zanoni: «Emergenza polveri drammatica»

MARGHERA. «Ben venga la decisione di respingere la proposta di Bioman-Sesa di mettere in funzione un inceneritore di rifiuti a Porto Marghera che finirebbe per rendere ancora più drammatica l’emergenza smog». Lo dice il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, che ricopre la carica di vice presidente della Commissione Ambiente in Consiglio regionale.

Zanoni era presente l’altro ieri insieme alla consigliera comunale Monica Sambo alla manifestazione indetta dalle diverse associazioni Veneziane a Mestre davanti alla sede di Veritas spa dove si è tenuta l’assemblea dei sindaci che hanno dato il loro assenso alla vendita del 40% delle quote di Veritas in Ecoprogetto (l’azienda che produce il combustibile da rifiuti detto Css poi bruciati insieme al carbone, ma solo in parte, nella centrale Enel di Fusina) ma hanno anche detto “no” al riutilizzo dell’inceneritore Sg31.

«La gravità dell’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana» ha sottolineato Zanoni «impone uno stop ai nuovi incrementi di polveri sottili e nanopolveri a Venezia e in tutto il Veneto dove si superano abbondantemente i limiti di sicurezza». «Da anni tutta la nostra regione» ha aggiunto il consigliere del Pd «è interessata da un gravissimo fenomeno di inquinamento dell’aria, cosa che ci ha portato a subire una prima condanna dell’Unione Europea nel 2012 per la violazione della specifica Direttiva sulla qualità dell’aria, e una nuova procedura di infrazione nel 2014 che oggi rischia di vederci condannati a sanzioni miliardarie. Perciò qui da noi non possiamo più permettere ulteriori incrementi di polveri sottili e nanopolveri causa di mezzo milione  di morti premature l’anno nei 27 stati Ue e 84.000 solo in Italia. Tutte le politiche locali devono avere come obiettivo prioritario la tutela della salute dei cittadini e il rispetto delle norme europee».

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