Appesi a testa in giù, colpa dell'argano

Jesolo. L'incidente al Bungee Jumping di Aqualandia
Il Bungee Jumping a Jesolo Si era guastato l’argano
Il Bungee Jumping a Jesolo Si era guastato l’argano
 
JESOLO.
Sospesi nel vuoto e testa in giù per un guasto dell'argano. Una brutta esperienza per i due turisti triestini rimasti appesi una ventina di minuti al Bungee Jumping di Aqualandia mercoledì pomeriggio. Sono rientrati a casa dopo l'avventura in cui sono stati loro malgrado coinvolti nel parco acquatico di Jesolo. Caterina Longo, di 39 anni, e Giulio d'Aniello di 28 anni, si erano lanciati in coppia da 60 metri di altezza, imbracati all'elastico della funambolica e spericolata attrazione del parco di via Buonarroti al lido di Jesolo. Dopo l'avvincente salto nel vuoto, che lascia senza fiato, l'argano che consente il recupero delle persone imbracate non ha funzionato. In sostanza non è stato possibile il recupero immediato, se non con il sistema di sicurezza e con l'intervento dei vigili del fuoco seguito da quello dei carabinieri.  Chi ha assistito alla scena ha sentito i due triestini che gridavano, con il sangue che scorreva alla testa sotto il sole cocente. Gridavano e imprecavano, con tanta genta sopraggiunta per cercare di capire cosa fosse accaduto, visto che i due penzolavano sotto la torre di 60 metri e non venivano recuperati. Ricoverati per un controllo al pronto soccorso di Jesolo, ai due triestini è stato riscontrato una trauma di tipo discorsivo agli arti inferiori. Non è escluso, una volta eseguiti tutti gli accertamenti, che chiedano anche un risarcimento dei danni.  Il Bungee Jumping di Aqualandia non è comunque stato messo sotto sequestro e potrà essere riaperto una volta sistemato il problema localizzato all'argano. (g.ca.)

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