Appello anche da Marghera «Revocate via Cadorna»

Il presidente della Municipalità sostiene la proposta di Camon e Pax Christi Bettin: «Ha mascherato i suoi gravi errori per la disfatta e i morti di Caporetto»
Foto Agenzia Candussi/ Baron/ Mestre, via Cadorna
Foto Agenzia Candussi/ Baron/ Mestre, via Cadorna
Anche Marghera chiede di revocare l’intitolazione della via al generale Cadorna. E lo fa nella duplice occasione ufficiale della celebrazione del 4 novembre e dei cent'anni di vita di Porto Marghera. Area che, nelle parole del presidente della Municipalità Gianfranco Bettin, nasce anche dalla voglia degli italiani di cancellare il passato e le sconfitte di Caporetto guardando verso un futuro che parta proprio dalla forza industriale.


Bettin rilancia la proposta avanzata dallo scrittore Ferdinando Camon e sostenuta con forza a Venezia da Pax Christi.


«Quest’anno» ricorda il presidente di Municipalità «ricorre anche il centenario della sconfitta di Caporetto, dovuta a comandanti che hanno poi cercato di mascherare i loro decisivi errori incolpando i soldati e i “disfattisti”, tra i quali papa Benedetto XV che denunciò la guerra come “inutile strage”. Dopo Caporetto, però, la guerra cambia segno, diventa guerra di popolo, difensiva, e l’Italia si ritrova e si rifonda, ponendo le basi della vittoria del 1918. La stessa nascita di Porto Marghera, in quei mesi, mostra che si guarda al futuro».


Parole pronunciate in occasione della cerimonia del 4 novembre, davanti al Municipio, dove, dopo la Messa, è stata deposta una corona d’alloro sotto la targa commemorativa alla presenza delle associazioni combattentistiche e d’arma. Gli interventi ufficiali sono stati tenuti dalla consigliera Maika Canton, in rappresentanza del Comune, che ha ricordato come dalla Grande Guerra sia scaturito un nuovo impulso all’Unità d’Italia. «Anche per questo» le sue parole «bisogna rendere onore ai caduti e ai combattenti di allora».


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