Aperti solo i negozi di piazza Ferretto

C’è chi alza le serrande controvoglia scegliendo tra mattino e pomeriggio
I saldi estivi, ancor prima di iniziare, hanno fatto centro. Nel senso che ad alzare le serrande anche domenica saranno soprattutto i commercianti della parte più centrale di Mestre, piazza Ferretto. Previsioni funeste? Macché, dato testato sul campo. Basta arrivare fino al duomo di San Lorenzo, attraversare la strada ed entrare da Vidotto Sport, negozio di articoli sportivi. Qui, per decisione del titolare, oggi non si lavora. Si riattraversa via Poerio e, all’angolo con via Battisti, in piazza c’è Stefanel, settore abbigliamento. E qui si tiene aperto, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. «Sì, oggi lavoreremo come sempre», spiega Agnese Bastasin, «ma qualcuno nel fissare il primo giorno di saldi di domenica ha sbagliato in pieno, forse era meglio anticipare al sabato. La gente ha altro da fare, se c’è una bella giornata di sole va al mare. Senza contare che questa domenica arriva dopo il Redentore...».


Giusto dietro piazza Ferretto, in via Verdi, non lavoreranno J.Byron, negozio di moda classica, l’Oasi, abbigliamento e oggettistica da tutto il mondo. «La settimana è fatta di sette giorni, alla domenica è giusto riprosare», sottolinea Alba Soskic, titolare del negozio, «la scelta di fare partire i saldi di domenica non mi pare ortodossa, per questo motivo non aprirò il mio negozio. I mestrini in questo periodo preferiscono le spiagge ai negozi». Tra le opzioni chiuso/aperto c’è anche chi fa una scelta che suona come una via di mezzo: apro solo per parte della giornata, per poi vedere come va. E’ il caso del punto Marlboro Classics di galleria Toniolo. «Al mattino saremo al lavoro, dalle 9.30 alle 12.30», dice Diego Casarin, «poi decideremo se fare lo stesso anche al pomeriggio. Scocciati di dover lavorare di domenica? Non è questo il problema, forse bisognerebbe considerare che questo non è il periodo migliore per i saldi». Orario di apertura regolare anche da Casabalnca, negozio di abbigliamento di piazzezza Battisti.


«Sì, domani (oggi ndr) si lavora», spiega la commessa Giorgia Carraro, che però preferisce non fare commenti sul fatto di far trottare il registratore di cassa anche di domenica. In piazza il partito «apertura, sì grazie» raccoglie i maggiori consensi, anche se più di qualcuno aderisce a modo suo. Da Furla, borse e accessori per donne, si lavora solo al pomeriggio, apertura fissata attorno alle 15.30-16. Da Caberlotto, tempio dei buongustai mestrini, cinque ore di lavoro, tutte concentrate al pomeriggio, dalle 15 alle 20. «Questi saldi estivi mi lasciano perplesso», spiega il gestore Lorenzo Michielan, «in questo periodo la gente o è già partita per le ferie o si appresta a farlo. In molti casi ha già fatto grosse spese, difficilmente sborserà altro denaro». Acquisti solo al pomeriggio anche al punto vendita Swatch. «Saremo aperti dalle 16 alle 19.30, purtroppo», afferma la responsabile Monica Gasparin, calcando parecchio su quel purtroppo, «tutto è stato pensato in modo non corretto, non si può costringere la gente ad aprire una domenica di luglio».


Altro capo di piazza Ferretto, si attraversa via Pio X e si entra in via Palazzo, altra strada di negozi e di passeggiate per i mestrini. E qui, come già registrato in via Verdi e da Vidotto Sport, la voglia di aprire è sottozero. Da Agile, negozio di giocattoli tra i pochi sopravvissuti che offre balocchi di legno e soldatini dipinti a mano, hanno deciso che la domenica è comunque il giorno da riservare al riposo, e anche i genitori che portano a spasso i pargoli per la città devono capire che è giusto concedere tregua a chi è dietro un bancone dal lunedì al sabato. Serrande abbassate, insomma, e saldi che potranno cominciare semmai da domani. Sulla stessa linea d’onda il «SoleLuna», negozio di costumi da bagno che pure in questo periodo dell’anno ha parecchio da lavorare. «Teniamo chiuso perché è giusto così», afferma la titolare Elisabetta Bobbo, «i mestrini devono capire che almeno un giorno alla settimana tutti devono poter stare vicini alla propria famiglia e rilassarsi».


Insomma, di aprire di domenica per tanti negozianti mestrini non se ne parla. A meno che questa non sia già una tradizione consolidata nel tempo, come nel caso della «Fiera del Libro», storica libreria di viale Garibaldi: qui oggi, come sempre, sarà possibile curiosare tra gli scaffali e acquistare il volume preferito. Sulla questione delle aperture domenicali c’è da registrare anche la presa di posizione contraria del circolo Verdi di Mestre, che consigliano tra l’altro i mestrini di «trascorrere una domenica di sano riposo», affollando i parchi cittadini. «I Verdi di Mestre non sono affatto d’accordo con questa deroga», si legge nella nota inviata da Davide Scano, consigliere municipale a Mestre Centro, «ci stupisce che questo provvedimento sia stato assunto proprio dall’assessore Bortolussi, il quale si è distinto in più occasioni per le sue posizioni a favore dei piccoli esercizi commerciali del centro cittadino».
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