Antenne 5G, scatta lo stop a Mirano: «Prima devono dirci che non sono pericolose»

Ordinanza della sindaca Maria Rosa Pavanello: «Servono studi scientifici rigorosi per dimostrare i danni delle onde elettromagnetiche» 

MIRANO. Mirano dice stop al 5G: la sindaca Maria Rosa Pavanello ha firmato un’ordinanza per la «sospensione della sperimentazione e divieto di installazione e/o attivazione e diffusione» su tutto il territorio comunale degli impianti che utilizzino questa tecnologia. La decisione è stata presa in ottica precauzionale per la tutela della salute dei cittadini: si vuole ridurre l’esposizione delle persone ai campi elettromagnetici, fino a quando non si riceveranno adeguate garanzie da parte degli organi competenti.

Il 5G – termine che sta per “quinta generazione” – è una nuova tecnologia nel campo della telefonia mobile, che fornisce connessioni più veloci e migliore copertura della rete mobile, superando le generazioni precedenti (come il 4G). Tuttavia, nota il Comune, presenta una differenza significativa: si basa su microonde a più alta frequenza rispetto alle precedenti, dette millimetriche. Queste radiofrequenze trasmettono maggiore energia elettromagnetica ai tessuti umani, e richidono più ripetitori (a parità di potenza del segnale) per penetrare strutture solide come le pareti delle abitazioni. Gli studi sugli effetti biologici delle radiazioni 5G sono ancora agli inizi, per questo Pavanello ha preferito la cautela, invocando una valutazione del rischio prima di permettere la sperimentazione degli impianti.

«Come sindaca», spiega, «uno dei miei più importanti doveri, in base al principio di precauzione, è assumere ogni accorgimento possibile per evitare danni alla salute dei cittadini ed eliminare tutte le forme di inquinamento, compreso quello elettromagnetico. Cautela e studi scientifici sono gli strumenti di cui occorre servirsi». Mirano si unisce a oltre 200 Comuni, tra cui Chioggia. —

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