Ancora un furto alla pasticceria Bonaldo

Bottino un centinaio di euro, il titolare esasperato: «La zona è presa di mira»
Oscar Bonaldo nella sua pasticceria
Oscar Bonaldo nella sua pasticceria
 
FAVARO.
Ancora un furto durante la notte, questa volta ai danni della pasticceria Bonaldo al centro La Piazza in via Triestina. I malviventi sono entrati con tutta probabilità durante la scorsa notte. Hanno spaccato il portone di ferro e rotto la serratura del secondo ingresso.
 Il secondo portone, di alluminio anodizzato, si trova a difesa del locale. Per forzare l'entrata hanno probabilmente utilizzato un piede di porco o qualche altro arnese da scasso. Dopo essersi introdotti all'interno hanno vuotato la cassa, dove c'erano poco più di un centinaio di euro, e non contenti si sono portati via la musina in ceramica con le mance delle ragazze che lavorano e di seguito hanno aperto un videogioco dove non hanno trovato praticamente nulla se non 5 euro, visto che la macchinetta viene regolarmente svuotata.  Ad essere stufo e stanco è però il titolare della pasticceria, Oscar Bonaldo, che non ne può davvero più e ieri ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di via Triestina. «Ovviamente - spiega - si tratta più dei danni che di tutto il resto, perché dopo che sono entrati svariate e numerose volte nel corso di questi anni, di certo non mi azzardo a lasciare oggetti di valore o denaro all'interno. Domando però se è possibile che le persone, commercianti o meno, debbano continuare a subire furti. Da me sono venuti in casa, nel negozio, mi hanno aperto la macchina». Come del resto a moltissime persone della zona del centro commerciale, dove le auto sono state aperte in più occasioni e i finestrini rotti per rubare quel che si trovava all'interno. «È ora di finirla - spiega - sarebbe interessante che ci fosse un censimento dei furti che accadono in zona, per capire quanti avvengono nei negozi, quanti nelle auto o ai danni dei privati: servirebbe per capire che cosa sta accadendo intorno a noi, con chi abbiamo a che fare anche dal punto di vista sociologico. Ancor di più dovrebbero essere sorvegliate le zone a rischio mediante telecamere. Continuare a far finta di nulla sperando di non essere i prossimi non serve a nulla e a nessuno». Qualche giorno prima era toccato ad un altro negozio del centro commerciale, dov'era sparito un portafogli.

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