Ancora bullismo tra ragazzini: minacciato con il coltello nello spogliatoio della scuola

MESTRE. Va a scuola con un coltello nascosto nello zaino, lo estrae e lo usa per minacciare un compagno di classe nello spogliatoio durante l’ora di educazione fisica. L’episodio coinvolge due ragazzi coetanei di 13 anni ed è accaduto nei giorni scorsi in una scuola media della città. Alcuni genitori, compresi rappresentanti di classe, dopo averne discusso hanno informato anche i vertici del consiglio d’istituto e il presidente ha inviato un breve documento a tutti i membri del consiglio per informarli di quanto accaduto, in attesa di vedere la dirigente scolastica.
L’episodio risale ad alcuni giorni fa e coinvolge dei compagni di classe di una seconda media che si trovavano nello spogliatoio della palestra durante la lezione di ginnastica. I ragazzi del gruppetto stavano scherzando e giocando come sempre accade negli spogliatoi delle scuole medie quando ad un certo uno di loro - stando alle testimonianze degli studenti - ha preso un coltello dallo zaino e lo ha rivolto verso il compagno, un ragazzo di nazionalità straniera. Per alcuni una bravata, per altri una vera e propria minaccia con il coltello alla gola.
Tanto che alcuni altri ragazzi presenti nello spogliatoio sono usciti a chiamare il professore il quale ha preso il ragazzo e dopo pochi minuti lo ha portato nell’ufficio della dirigente. La quale, dopo aver contatto i familiari chiedendo loro di raggiungere la scuola, ha fatto controllare lo zaino trovando che all’interno era effettivamente nascosto un coltello, a riprova di quanto testimoniato dai ragazzi. La dirigente ha quindi parlato con i familiari e con il ragazzo, cercando di far capire la gravità di quanto accaduto, ma evitando di prendere provvedimenti formali ritenendo che questa fosse la scelta migliore per tutti, per i ragazzi coinvolti e per la scuola. Alcuni genitori tuttavia sono preoccupati perché - pur comprendendo la logica inclusiva della dirigente - temono che episodi del genere si possano ripetere. Per questo a qualche giorno di distanza dall’episodio alcuni genitori si sono rivolti anche al presidente del Consiglio di istituto. «È vero, ho inviato un report ai genitori per metterli a conoscenza di quanto accaduto e nei prossimi giorni incontreremo la dirigente scolastica», spiega il papà a capo del Consiglio, «ma formalmente non possiamo andare oltre, se non trasmettere alla dirigente il senso di preoccupazione dei genitori».
Tramite alcune rappresentanti sindacali interni alla scuola la Nuova Venezia ieri ha contattato la dirigente scolastica la quale ha però ritenuto, al momento, di non dover intervenire sulla vicenda.
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