Anche la vigilanza in affanno, Civis taglia 22 posti
La crisi economica e l'impellenza di ridurre i costi d'esercizio per non gravare sul bilancio aziendale, arriva anche nelle grandi imprese che forniscono il servizio di vigilanza privata armata a banche, sedi societarie ed enti. Molte agenzie bancarie hanno tagliato l'utilizzo delle guardie giurate all'esterno delle banche negli orari di apertura al pubblico, preferendo, invece, puntare sui controlli dei clienti in entrata attraverso telecamere e metal detector. Anche le industrie in difficoltà per la mancanza di commesse di lavoro o con il bilancio in rosso, hanno preferito - come ha fatto la Nuova Pansac - annullare i servizi di vigilanza degli impianti prima affidati alle società specializzate, utilizzando al loro posto i loro stessi dipendenti altrimenti destinati alla cassa integrazione. Anche la San Benedetto di Scorzè ha tagliato i costi dei servizi di vigilanza e così tante altre imprese. Molte preferiscono appaltare la vigilanza dei propri beni a imprese più piccole che - malgrado abbiano un minor numero di uomini e mezzi (giubbi antiproiettile, auto attrezzate, armamento, Gps, ecc.) - offrono il servizio a prezzi stracciati. Non a caso le maggiori associazioni di categoria delle società di vigilanza hanno chiesto al Governo di rimettere le mani nella «riforma della vigilanza privata che finora ha dispiegato solo effetti negativi». Civis spa - un delle maggiori società del ramo operanti a Venezia e provincia - dopo essersi vista stralciare vari contratti ha avviato, il 30 dicembre scorso, la procedura di mobilità (licenziamenti) per 22 - di cui 21 guardie giurate e un amministrativo - dei suoi 135 dipendenti. Il taglio di personale è stato imputato da Civis spa «alla riduzione di attività dovuta alla perdita di importanti appalti e commesse, a seguito di disdetta o scadenza, che hanno determinato la necessità di procedere ad una ristrutturazione aziendale in mancanza di nuove e significative commesse e di altre misure idonee a porre rimedio alle eccedenze di personale». Nei prossimi giorni è previsto un incontro all'Ufficio del Lavoro tra la direzione di Civis e i rappresentanti dei lavoratori. La Filcams-Cgil veneziana tenterà di ridurre il più possibile i tagli di posti di lavoro decisi dall'azienda. (g.fav.)
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