Ammessi e poi respinti, tutto in un giorno

La protesta dei quindici studenti esclusi dai corsi di Disegno Industriale per un errore di calcolo

VENEZIA. Ammessi e poi respinti nel giro di 24 ore. È quanto accaduto a quindici giovani che avevano affrontato il test d’ingresso dell’Iuav per il corso di Design Industriale e Multimedia. Un corso molto frequentato, ma a numero chiuso, per cui solo 120 dei 472 aspiranti studenti l’hanno superata e potranno così iscriversi al corso.

Ma la graduatoria è stata modificata nel giro di un giorno per «un mero errore materiale» si legge nel sito dell’Università di Architettura che ha pubblicato le graduatorie e così chi si riteneva promosso si è ritrovato bocciato e viceversa.

Ma le proteste degli esclusi dopo essersi ritenuti promossi si fanno sentire. «Apprendo con stupore da mia nipote», scrive ad esempio il dottor Mauro D’Onofrio del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, «lo scandaloso avvenimento accadutole all’Iuav di Venezia. Lei e numerosi altri studenti credevano di aver passato il test d'ingresso di "Design industriale e multimedia”. secondo la graduatoria pubblicata in rete, ma il loro entusiasmo è durato lo spazio di 24 ore! Infatti una nuova graduatoria, che contraddiceva la precedente li ha visti esclusi il giorno seguente! Un semplice errore dicono allo Iuav! Ma che errore dico io! Lo sa il Rettore che molte famiglie avevano già pagato la retta di iscrizione? E che molti di questi studenti, pensando di essere stati ammessi, non si sono recati a fare altri test d'ingresso presso altre Università il giorno seguente? Com’è' possibile giocare in questo modo con la vita delle persone? Credo che a queste famiglie spetti assolutamente un risarcimento del danno subito!».

Cerca di smorzare i toni della protesta il rettore dell’Iuav Amerigo Restucci: «Si è trattato di un banale errore di compilazione delle graduatorie da parte dell’addetto»,spiega, «che è stato corretto nel giro di un giorno. I calcoli per la valutazione del test sono abbastanza complessi e così è accaduto che quindici studenti che risultavano ammessi in base alla prima graduatoria erano invece stati esclusi. Sono stati avvisati tutti personalmente dall’ateneo dell’inconveniente. Mi rendo conto che sia un fatto spiacevole, ma non credo che nel giro di ventiquattro ore qualcuno trovi un appartamento a Venezia, come mi è stato detto, anche se può darsi che qualcuno abbia pagato l’iscrizione che naturalmente verrà rimborsata».

Resta il fatto increscioso di aver illuso, sia pure per poche ore, un gruppo di giovani sulla loro idoneità a un corso a cui tenevano e una riflessione sul fatto che la comunicazione sempre più rapida attraverso Internet può giocare brutti scherzi se si privilegia la velocità alla precisione. (e.t.)

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