All'ospedale di Mestre un neonato su quattro figlio di stranieri, prima la comunità del Bangladesh

Oltre cinquecento nati su quasi duemila non sono italiani. I bengalesi sono i più numerosi, secondi i filippini

MESTRE. La comunità più numerosa è il Bangladesh, quella emergente le Filippine. Su 1916 bambini venuti alla luce nel corso del 2019, sono 509 i nati da genitori di origine straniera all’ospedale dell’Angelo di Mestre, ossia il 26,56 %. Una percentuale che si mantiene costante da almeno cinque anni, segno che il nosocomio è scelto tanto da mamme italiane quanto da mamme straniere. In termini di numeri, il primato tra i bambini stranieri è appannaggio della comunità bengalese.

RECORD

«Facendo un rapido conto» commenta il direttore dell’Ostetricia e Ginecologia, Tiziano Maggino «possiamo dire che sono più di diecimila i bambini nati all’Angelo dalla primavera del 2014, quando abbiamo assorbito anche l’utenza che faceva riferimento al Villa Salus: i numeri del 2019 confermano che il nostro Reparto è in controtendenza, poiché il dato nazionale e regionale fa registrare invece un costante e sensibile calo della natalità».

Tre quarti dei bambini nati a Mestre nel 2019 sono figli di genitori italiani, mentre un quarto (509 su 1916) sono i figli di genitori di origine straniera. «Questa percentuale è costante, direi quasi immutabile da anni» prosegue Maggino «a riprova del fatto che l’Ospedale è scelto con la stessa convinzione e con la stessa fiducia dalle donne gravide straniere e dalle future mamme di tutto il territorio dell’Usl 3 Serenissima e non solo».

NATI STRANIERI

Nel 2019 i nati da mamma straniera sono stati 509 su 1916 nati (26,56%); nel 2018 erano stati 536 su 2010 (26.66%). La percentuale è stabile dal 2015 ad oggi.

PAESI DI ORIGINE

In testa i bengalesi, che doppiano e triplicano le comunità in cima alla lista da almeno cinque anni. Dopo di loro le nazionalità più rappresentate sono Romania, Moldavia, Cina, Albania, Macedonia e Kosovo. In coda Marocco, Tunisia e Filippine. Nelle prime dieci posizioni si inseriscono poi alcuni Paesi africani. Il gruppo di bambini nati da genitori delle Filippine, entra per la prima volta nella “top ten”.

FORMAZIONE

«Svolgiamo un importante lavoro di formazione» sottolinea il dottor Maggino «per le mamme italiane e per le mamme di origini diverse, con differenti modalità ma con lo stesso obiettivo: essere le mamme migliori del mondo». L’impegno nella formazione pre-parto avviene in stretta collaborazione con le altre strutture del territorio, a partire dai consultori (fondamentale punto di riferimento per le gestanti), ed è strutturato e costante, certificato e monitorato dall’Unicef.

«All’Angelo ci impegniamo a diffondere le buone pratiche e le corrette modalità di gestione del neonato sia tra le mamme italiane, si tra quelle che partoriscono a Mestre provenendo da culture e formazioni diverse».

Le operatrici del Reparto raccontano, ad esempio, che intorno alle mamme del Bangladesh la famiglia è estremamente presente. Il gruppo allargato dei familiari non di rado tende a sostituirsi alla mamma anche nella cura del bambino nei primi giorni. Con le mamme cinesi, che per formazione culturale sarebbero pronte prestissimo a tornare all’attività lavorativa, il Punto Nascite si adopera perché la mamma comprenda appieno la bontà delle pratiche suggerite dal Servizio sanitario, a partire dal latte materno. 

 

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