Alloggi in Campo di Marte Comune e Ater a confronto

Oggi alla Giudecca l’incontro promosso dalla Municipalità sulle case mai finite Ne mancano ancora 19, la sistemazione dell’intera area è attesa da decenni

Ater e Comune a confronto di fronte ai cittadini della Giudecca per risolvere una volta per tutte il problema degli alloggi Erp mai terminati a Campo di Marte, che si trascina ormai da decenni.

È la Municipalità di Venezia che ha promosso per oggi alle 18.15 l’incontro nel Centro Anziani della Giudecca. «Gravi ritardi, un cantiere ancora fermo, un rimpallo di responsabilità tra Comune e Ater» ricorda il presidente della Municipalità Giovanni Andrea Martini «hanno condotto quest'area a una condizione di degrado e di incuria che da anni impedisce ai cittadini di poter vivere questo spazio. Si tratta di un progetto che risale addirittura al 1983 quando venne indetto un concorso per un intervento di riqualificazione e vinse il progetto di Alvaro Siza. Dovettero passare vent'anni prima di veder assegnati 51 alloggi e altri quattro anni per realizzarne 32 progettati dallo stesso Siza in un fabbricato a forma di L, la cui seconda parte di 19 alloggi risulta ancora incompiuta. Il risultato finale, con l’aggiunta di un ultimo edificio progettato da Raphael Moneo, dovrebbe essere quello di un tradizionale campiello veneziano. Quello che si può tristemente registrare, però, è che per anni, e ancora oggi, i cittadini di Campo di Marte vivono in un quartiere che non c’è e in mezzo a cantieri che non vedono mai fine. L’Ater aveva formulato un cronoprogramma che doveva veder concluso il fabbricato ad L per il 2016 e la realizzazione di una pavimentazione definitiva in pietra. Ad oggi nulla di tutto questo: cantiere e sterpaglie ancora occupano lo spazio che i cittadini dovrebbero poter vivere».

Non sembra sia servito a nulla la creazione del padiglione portoghese della Biennale Architettura che, proprio quest’anno, con lo stesso Alvaro Siza, doveva dare un’ulteriore motivazione alla realizzazione del complesso abitativo e residenziale anche con la realizzazione di una fontana progettata dallo stesso Siza.

Il rimpallo di responsabilità tra Ater e Comune è stato alla base di queste lungaggini e continua ad essere motivo di immobilismo.

«Per questo la Municipalità» spiega ancora Martini «ha deciso di convocare in loco un Consiglio ad hoc e ha invitato i vertici Ater e quelli comunali (assessore Zaccariotto e vicesindaco Colle) a rispondere della situazione e a impegnarsi per la realizzazione. Verrà discussa un’apposita interrogazione al sindaco e alla giunta, preparata dal gruppo Pd e sposata dalla maggioranza, perchè entro trenta giorni, debbano rispondere della situazione. Una situazione di degrado e di abbandono che i cittadini veneziani non meritano».

Si spera che dall’incontro di oggi escano finalmente impegni precisi da parte dei due enti interessati. (e.t.)

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