Allarme per la dispersione d’amianto

MIRA. «In tutto il territorio della Riviera del Brenta colpito dal tornado sono sparse circa 160 tonnellate di eternit materiale che contiene amianto. Si tratta di una quantità impressionante di materiale che potrebbe essere finita nelle falde acquifere e nei terreni in cui poi si coltivano produzioni agricole. Chiediamo di controlli ad hoc su questi terreni con analisi ripetute nel corso dei mesi». A fare questo appello è Franco Tramarin responsabile dell’associazione Ona (Organizzazione Nazionale Amianto) della Riviera del Brenta, organizzazione che ha una sua sede distaccata (unica in provincia) a Mira. I dati sulla presenza dell’amianto dispersa dal tornado è stata data direttamente da Veritas che ha incaricato la ditta Nuova Amiat nei giorni scorsi alla rimozione. Le 160 tonnellate di eternit, ha spiegato Veritas infatti si trovano sparse in Riviera del Brenta su una zona di una ventina di chilometri quadrati fra strade aree private e campi. I depositi di Mirano e Dolo individuati per la raccolta dell’amianto si sono presto saturati e c’è stato bisogno di altre destinazioni dove portare l’amianto. Il comune di Mira la scorsa settimana ha fatto ufficiale richiesta alla Regione di un contributo di 300 mila euro per lo smaltimento dell’eternit. Dall’Ona la richiesta è precisa: «Chiediamo che i comuni - dice Tramarin - l’Arpav e tutti gli uffici preposti intervengano con un monitoraggio costante per evitare che questo materiale che a causa del forte vento della tromba d’aria si è sbriciolato, entri nel ciclo alimentare pericolosamente, provocando conseguenze che poi si potrebbero registrare sulla salute dei residenti negli anni a venire». (a.ab.)
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