Alla torre c’è Manciasti? I sapori della Sicilia

La nonna Provvidenza, palermitana doc, aveva il vizio – come la maggior parte delle nonne – di rintuzzare tutta la famiglia con le sue specialità e soprattutto di chiedere ai nipoti “Manciasti?” per assicurarsi che non avessero, per caso, ancora un posticino libero. Quella frase è rimasta tanto impressa nella mente di Valerio, imprenditore 26enne che a Mestre con la sua famiglia ha già aperto una pasticceria in galleria Barcella diventata tra le più gettonate del centro, che ha deciso di tatuarsi sul braccio un bel “manciasti” per ricordarsi di nonna Provvidenza e delle sue specialità. Il ristorante siciliano che porta questo nome ha aperto in galleria della Torre, a due passi da piazza Ferretto, in un locale un tempo ritrovo storico dei mestrini, negli anni successivi passato di mano in mano e poi rimasto tristemente vuoto, come molti spazi nel cuore della città. Da giovedì le saracinesche sono nuovamente alzate, nel grande salone foto in bianco e nero di una Palermo nel suo splendore, ad accogliere i clienti Valerio Angelica, il padre Maurizio e la mamma, Loredana Mondello. Un pezzetto di Sicilia che sbarca a Mestre grazie a qualcuno che ci crede. «I clienti della pasticceria», racconta Valerio, «assaggiavano le nostre specialità siciliane dolci e ci chiedevano di fargli qualche cosa di salato, volevano provare i nostri piatti, così li abbiamo accontentati». Il menù va dalla “pasta chi sardi” alla parmigiana di pesce spada passando per la caponata di melanzane, gli spaghetti alla trapanese per non parlare dei dolci. Che l’impresa non sia facile, lo sanno, perché Mestre la conoscono bene: «Investiamo nel centro, consci che la Sicilia piace, siamo convinti che quando ci metti amore e passione, la gente lo sente e ti premia». —
M.A.
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