Alcoa, vendita del Laminatorio all’esame dell’Antitrust

MARGHERA. C’è ancora incertezza sul futuro all’indomani degli incontri con le Rsu e l’assemblea con i lavoratori nel Laminatorio di Fusina Rolling a Fusina (conferito dalla multinazionale Alcoa alla neonata Arcoil) per comunicare la possibile vendita degli impianti ad una nuova società acquirente, la tedesca Slim Alluminio controllata dal fondo Quantum Capital Partners che l’anno scorso ha rilevato il 100% della Hydro Slim di Cisterna (Latina), anche questa azienda del settore del' alluminio (produce fogli di alluminio sottili) e che occupa circa 400 lavoratori. Tant’è che ora bisognerà attendere il pronunciamento dell’Antitrust Europeo per questa operazione che potrebbe prefigurare un possibile “monopolio” di questo comparto produttivo in Italia. Il senatore veneto Antonio De Poli (Udc) ha annunciato un'interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico a cui chiederà di «valutare la possibilità di aprire un tavolo istituzionale tra i vertici dell'azienda e i rappresentanti sindacali allo scopo di assicurare che tutti i circa 300 posti di lavoro vengano tutelati in questo cambio di proprietà».
Dal canto loro i sindacati dei metalmeccanici (Fim, Fiom, Uilm) si sono riservati un giudizio dopo il “cloosing”, la chiusura dell’operazione di compravendita e la presentazione dell'annunciato piano industriale triennale annunciata per marzo. (g.fav.)
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