Al Jammin' campagna della Provincia contro l'uso degli stupefacenti

Quattromila magliette, altrettanti zainetti, gadget d'ogni tipo, testimonial d'eccezione. Proprio mentre la cronaca racconta il dramma del giovane bengalese ricoverato in gravi condizioni dopo avere ingerito ecstasy, l'assessore provinciale allo Sport, Raffaele Speranzon, porta per il secondo anno consecutivo all'Heineken Jammin' Festival la campagna «Life is better without drug». L'iniziativa rientra nel format lanciato lo scorso anno dallo stesso assessore e denominato «Life is better», progetto rivolto ai giovani, con un occhio alla persuasione e l'altro ai nuovi metodi di comunicazione, come i social network. Rispetto al 2010, l'iniziativa punta a lanciare un nuovo messaggio, oltre a quello riassunto nella frase «life is better without drug». La campagna 2011, infatti, si concentra anche sull'importanza dello sport. Da qui, il secondo messaggio, contenuto nella frase «life is better with sport» e rafforzato dalla presenza nello stand del progetto, di importanti testimonial locali: da Mattia Collauto e Gianluca Luppi, rispettivamente capitano e allenatore del Venezia, il re della canoa, Daniele Scarpa, Alberto Causin, capitano della Reyer, squadra eticamente certificata, Marco Cunico, bomber del Portogruaro, e l'ex Venezia, attuale bandiera dell'Edo Mestre, Fabiano Ballarin. Testimone d'eccezione, Andrea Muccioli, presidente della Comunità di San Patrignano, che metterà a disposizione alcuni operatori.  Durante il festival lo stand dell'iniziativa accoglierà i ragazzi che potranno farsi fotografare con le magliette «life is better without drug» o «life is better with sport», immagini che verranno postate su facebook e sugli altri social network. Lo scorso anno gli scatti furono circa 5 mila, compresi quelli di gruppo, per un totale di circa 40 mila giovani immortalati. «Life is better si basa su messaggi semplici e immediatamente comprensibili - sottolinea Speranzon - A differenza di altre campagne contro la droga, vuole sfuggire ai moralismi con una comunicazione positiva. Lo scopo è quello di avvicinare i giovani, proponendo valori sani come alternativa agli stupefacenti». La campagna costa circa 40 mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:hjf2011

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia