«Al Correr il museo della civiltà veneziana»

Serve un altro museo a Venezia, oltre a quelli importanti nel centro storico e le quasi trenta strutture distribuite nel territorio veneziano? Secondo lo storico e scrittore Federico Moro sì, perché manca proprio quello che dovrebbe valorizzare la memoria della città lagunare, conoscerne la storia che si sviluppa in un lasso di tempo millenario, primato tra le nazioni della vecchia Europa, per avere contezza di quella civiltà così particolare che ne fa un unicum al mondo. Insomma, il “Museo della civiltà veneziana”.
«Tutte le città del mondo ne hanno uno, come per esempio New York, o addirittura Roma che ne ha due» esordisce Moro «A Venezia il riferimento è il Museo Correr, ricco di reperti e opere, ma ne andrebbe ripensato l’itinerario, con allestimenti dedicati al racconto di questa straordinaria avventura rappresentata dalla "civiltà veneziana": cultura, politica, economia, scienza, tecnologia». La proposta dello scrittore è stata lanciata sul web, e ha subito incassato il parere favorevole dei veneziani, e non solo, punto di riferimento della città, come Alberto Toso Fei, Davide Busato, Ermanno Ervas, Alessandro Marzo Magno, Paola Sfameni, Francesca Saccardo, Gianni Darai, Paolo Coltro, Etta Lisa Basaldella, Irina Freguia.
«Tutto è nato da una conversazione da me avuta con Monica da Corta' Fumei della Fondazione Musei Civici, dove lancio quest’idea che ho da tempo» prosegue lo storico «Lei mi fa presente che si tratta proprio dello spirito originario della donazione di Teodoro Correr, ovvero di offrire al pubblico la testimonianza di ciò che Venezia era stata. La narrazione espositiva attuale del Correr però, non tiene conto per esempio del dominio che la Repubblica Veneta ha instaurato nei mari tra l’Adriatico e il Mediterraneo». Ma non solo la storia delle dominazioni della Serenissima. Venezia ha giocato un ruolo di primo piano anche nel settore della stampa. «Non dimentichiamo Aldo Manuzio, il fondatore della moderna editoria» continua Moro «Il suo nome potrebbe essere il motore di iniziative del Museo della civiltà veneziana, un catalizzatore di risorse per rivitalizzare un settore in sofferenza oggi, ma che potrebbe essere rilanciato».
Moro vorrebbe un museo «vivo», un «centro culturale polifunzionale» dedicato all’educazione permanente, un interlocutore privilegiato per ogni iniziativa di tutela delle tipicità veneziane, garantendone la qualità.
Ma non basta. Al Museo della civiltà veneizana al Correr così rinnovato «si potrebbe affiancare il tanto atteso Museo della Laguna al Lazzareto Vecchio. Ovvero, il recupero di un'isola abbandonata da unire al Lido con un ponticello semplice e rustico, nessun Calatrava, inserendolo nelle fermate dei battelli lagunari e nel circuito dello spazio della conoscenza, che non deve essere concentrata per forza a San Marco».
Sì, tutto bene. Ma, i soldi per realizzare questo progetto? «Il materiale c'è già, lasciti da valorizzare ce ne sono davvero tanti in città» conclude Moro «I soldi mi sa che ci siano già, e se non ci sono un progetto simile li troverebbe. Volere è potere. Si vuole?».
Lieta Zanatta
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