Al Civile prende corpo la nuova “piazza coperta”

In primavera sarà pronto il padiglione Jona, sede dell’area medica La grande “onda” garantirà ai malati collegamenti protetti tra i vari reparti
Interpress/Mazzega De Rossi Venezia, 23.10.2013.- Ospedale Civile Venezia, Copertura metallica tra il Pronto Soccorso e Padiglione Gaggia .-
Interpress/Mazzega De Rossi Venezia, 23.10.2013.- Ospedale Civile Venezia, Copertura metallica tra il Pronto Soccorso e Padiglione Gaggia .-

VENEZIA. All’ospedale civile, davanti al nuovo padiglione Jona risorto dalle ceneri della demolizione del vecchio - dopo i molti stop-and-go dei lavori - sta prendendo corpo quella “piazza coperta”, che collegando i padiglioni Semerani (piastra Chirurgica-Emergenza), Jona (area medica e ricoveri), Gaggia (Oncologia e Radiologia, di prossima ristrutturazione) garantirà finalmente spostamenti protetti dalle intemperie ai malati in transito.

La grande onda che coprirà il cortile sarà pronta per la fine dell’anno - conferma la direzione dell’Asl 12 - mentre anche il nuovo cronoprogramma per loJona sarà rispettato dalle imprese, con la chiusura del cantiere per il 30 aprile.

Poi ci sarà il tempo per le finiture e i collaudi di legge: per l’estate dovrebbe essere operativa la nuova area medica, che vedrà al piano terra 10 ambulatori e le degenze di Pediatria (con 2 locali per culle di terapia subintensiva); al primo piano studi medici e spogliatoi del personale; al secondo, il gruppo parto-nido con 3 sale travaglio e 2 sale parto, stanza filtro per i padri , isola neonatale, 2 sale operatorie e le degenze di Ostetricia e Ginecologia.Al terzo piano, degenze di Medicina, Pneumologia e Nefrologia; Medicina e Reumatologia al IV piano; degenze di geriatria e Lungodegenza riabilitativa al quinto, per un totale di 192 posti letto, suddivisi in 94 stanze da 1-2 letti con bagno.

Un intervento da 48 milioni di euro, certamente atteso per dare spazi adeguati a reparti oggi in grande difficoltà, ma tuttora al centro di pressanti critiche politico-amministrative per la scelta dell’azienda - con il benestare della Regione - di procedere con un project financing, con i privati a finanziare oltre metà dell’intervento (27 milioni), ma in cambio di un ben oneroso rateo per le casse pubbliche di 11 milioni di euro l’anno per 21 anni, affidando in gestione ai privati servizi come la manutenzione ordinaria, ristorazione, bar, pulizia, lavanderia, trasporti interni, gestione archivi. Della società di progetto Nov (Nuovo ospedale Venezia), fanno parte Siram, Sacaim,, Ingegneria biomedica S.Lucia, Consorzio veneto cooperativo, Studio Altieri. Tant’è, dopo un lungo stop legato a problemi di liquidità di alcuni privati, i lavori sono ripresi sotto la direzione generale Dal Ben e ora se ne vede la fine, con la conferma ufficiale da parte dell’azienda sulla data della consegna per Natale della piazza coperta e, per primavera, del nuovo edificio, che avrà lo stesso profilo centrale del vecchio padiglione, su ordine della soprintendenza, molto contestato per l’aumento di costi che ha determinato per mantenere in piedi il profilo delle due facciate, demolendo tutto il resto dell’edificio.

Roberta De Rossi

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