«Aiutano gli extracomunitari e i sandonatesi sono esclusi»

Chiedono aiuto a un'associazione di volontariato, ma vengono respinti perché considerati "ricchi". Lo denuncia una famiglia di San Donà, 1.400 euro di stipendio quale unico reddito per quattro...
COLUCCI FGAVAGNIN MUNICIPIO SAN DONA DI PIAVE
COLUCCI FGAVAGNIN MUNICIPIO SAN DONA DI PIAVE

Chiedono aiuto a un'associazione di volontariato, ma vengono respinti perché considerati "ricchi". Lo denuncia una famiglia di San Donà, 1.400 euro di stipendio quale unico reddito per quattro persone, medicinali da acquistare ogni mese, mutuo. Sempre più sandonatesi chiedono aiuto. Si sono fatti vedere anche ad affrontare la fila per una spesa alimentare donata presso un noto ente benefico. Bussano, persone che vivono e sono originarie di San Donà, alle porte di varie associazioni di volontariato e il rischio è adesso quello di uno scontro sociale con le altre etnie che soffrono.

Sono gli extracomunitari che chiedono aiuto gli avversari di questa corsa all'ultimo sacchetto della spesa, anche loro magari rimasti senza lavoro, caduti nella disperazione. «Noi abbiamo chiesto aiuto a un'associazione», spiega una famiglia di San Donà, «ma ci hanno risposto che avevano decine di famiglie di extracomunitari con bambini da aiutare prima e che noi, avendo un reddito di 1.400 euro al mese potevamo vivere benissimo senza sostengo. Non lo troviamo giusto. Adesso questi extracomunitari passano davanti a tutti per case, alimenti, medicine. Mettono davanti i bambini e poi nessuno sa veramente come stanno. Arrivano in auto, nei loro Paesi magari hanno già comprato case. Ci sono anche i sandonatesi», concludono, «che necessitano di attenzione, perché non sono tutti in cerca di qualche espediente se si rivolgono alle associazioni anche solo per una semplice spesa di alimenti e bevande. Quello che vogliamo dire è che se una famiglia del posto chiede da mangiare, non sta cercando di ordire qualche tranello per arrivare a fine mese, ma ha realmente bisogno di aiuto». (g.ca.)

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