Aiuta lo zio a realizzare il sogno aprire un bar vicino alla Rocca di Noale

Michele Lovo sfida pa pandemia e con il sostegno del nipote e altri giovani apre la Taverna Tempesta, ex ristorante Agli Spalti 

NOALE. Di solito sono gli adulti che aiutano a realizzare i sogni dei figli giovani. Stavolta è l’inverso, perché c’è un nipote che fa coronare un sogno allo zio: aprire un bar. E poco importa se lo si fa nel pieno della pandemia e dei divieti di aprire la sera. Così, dal 6 febbraio il 56enne Michele Lovo può finalmene stare dietro a un bancone e accogliere i clienti in pieno centro a Noale.

Il locale si chiama Taverna Tempesta, ex ristorante Agli Spalti, a due passi dalla Rocca medievale. A quest’idea ci hanno creduto un 45enne, Giovanni Comacchio, e un terzetto di trentenni, Stefano Aversa, Michele Vitani e Alberto Barbiero, nipote di Lovo.

I quattro sono consulenti aziendali e tra i loro clienti si sono ristoratori. Ma questo mestiere non lo hanno mai fatto, a differenza di Lovo, che si destreggia da una vita tra le bottiglie di vino essendo oste.

«Corono un sogno» dice Michele Lovo «e poco importa se siamo nel piano della pandemia. Vendo vino da una vita, abbiamo 20-25 coperti e questo ci permette, nonostante il virus, di gestire al meglio i clienti e capire cosa potremmo fare in futuro, dove potremmo disporre pure di un giardinetto. Pensiamo solo a fare del nostro meglio».

Intanto il locale si avvale di due cuochi e la situazione è un misto tra il bacaro e il ristorante, con cicchetti, polpette, seppie, sarde in saor, trippa, arancini l’immancabile baccalà ma anche gnocchi e pasta fresca. «Puntiamo sulla tradizione» continua Lovo «servendo tutti piatti fatti in casa. Stiamo molto contenti di questi primi giorni di apertura, spesso siamo pieni e nel fine settimana abbiamo due turni a pranzo».

Il locale è aperto dal mercoledì al lunedì dalle 11 alle 18 per le restrivioni anti-Covid, ma spera di poter riaprire a pieno orario quanto prima. —

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia