Aggrediscono i ciclisti e si portano via le bici allarme tra gli sportivi

PORTOGRUARO. Denunce per via telematica, o scritte, da rivolgere subito alle forze dell'ordine per aiutarli a catturare i banditi. Cresce l’allarme per le aggressioni ai danni dei ciclisti tra Veneto e Friuli. Aggressioni anche fisiche che finiscono con il furto della bicicletta, spesso del valore anche di qualche migliaio di euro. Per questo erano in tanti l’altra sera in municipio al dibattito intitolato "Ladri di Biciclette". Incontro deciso dopo gli ultimi casi avvenuti a Concordia, Lignano, Fraforeano, Clauzetto, Campone e Vittorio Veneto. La serata è stata promossa da Cicloturistica Portogruarese, Sagitta Bike e Asd Velodromo Mecchia, in collaborazione con il Comune di Portogruaro e anche con aziende del pordenonese. Come era preventivabile dalla serata non è emersa nessuna ricetta magica per risolvere il problema, divenuto più che mai attuale, anche nel nostro territorio, dopo l'aggressione con furto di bicicletta, avvenuta domenica 19 luglio scorso, a Concordia Sagittaria, ai danni di un socio della Cicloturistica. L'avvocato Antonio Matera ha fornito apprezzate spiegazioni sulla tipologia dei reati di rapina propria, rapina impropria (o furto con destrezza), incauto acquisto, ricettazione, legittima difesa, strumenti di autodifesa (uso di spray urticanti). L'assicuratore Giuseppe Scucchia, noto pallavolista, ha spiegato quanto sia difficile assicurare biciclette per strada, in quanto manca la massa critica dei clienti per fare questo salto di qualità.
L'ispettore della polizia di stato (commissariato di Portogruaro), Leonzio Colesso, e il comandante della polizia municipale di Portogruaro, Roberto Colussi, hanno invece spiegato quanto sia importante denunciare (anche on line sul sito della Polizia di stato) i reati subìti, cercando di fissare, nel momento dell'aggressione subita, qualche particolare che possa dare un'accelerazione alle indagini.
Colesso e Matera hanno dato anche indicazioni su comportamenti utili a scoraggiare i malintenzionati. Questi i consigli che Polizia e legali danno a tutti i ciclisti amatoriali: vanno utilizzati geolocalizzatori connessi con i-phone; gli allenamenti vanno fatti in gruppo rispettando il codice stradale e gli automobilisti e pedoni in transito, è utilissimo adoperare mini telecamere. Amaro invece è stato l' intervento del titolare del negozio "Professional Bike" di Pravisdomini: «Siamo stati svaligiati sette volte, le telecamere hanno smascherato i rapinatori, eppure non è mai stato preso nessuno».
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