Agenas promuove Cardiochirurgia

MESTRE. Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha certificato l’eccellenza per il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale dell’Angelo. Il riferimento è alle attività svolte nel corso del 2014 dal settore diretto dal dottor Domenico Mangino, tanto che l’Agenas ha posto l’accento sul lavoro svolto sia per il volume complessivo degli interventi eseguiti che per il livello di specializzazione raggiunto in Veneto ma anche a livello italiano.
Tre sale operatorie al lavoro tutto l’anno; sette medici in aiuto al primario con il personale infermieristico; venti posti letto a cui se ne aggiungono quattro di terapia sub intensiva e otto per la terapia intensiva post operatoria, hanno permesso alla Cardiochirurgia dell’Angelo di arrivare a quasi 700 interventi nel corso del 2014, il tutto in stretto collegamento con l’Emodinamica.
«Un aumento notevole dell’attività», sottolinea Mangino, «se si pensa che nel 2013 il reparto non arrivava ai 500 interventi annui. Ma a dire dell’ottimo lavoro svolto dalla nostra Cardiochirurgia sono anche altri dati: quel 54 per cento di attrazione che evidenzia come più della metà dei pazienti del reparto giungano all’Angelo da altre aziende sanitarie». E in questo conto ci sono anche numerosi pazienti già in carico precedentemente all’ospedale di Mirano. «Due indicatori significativi sono quelli relativi agli interventi di bypass e valvole», aggiunge il primario di Cardiochirurgia, «i dati Agenas dicono che con 184 bypass Mestre è seconda nel Veneto, con un lusinghiero tasso di mortalità limitato allo 0,8 per cento. Quanto agli interventi sulle valvole Mestre fa segnare 231 passaggi in sala operatoria, anche in questo caso seconda nel Veneto, e fa registrare lo zero per cento nella casella della mortalità. Anche le pubblicazioni specializzate hanno dato conto di come, insieme alla Cardiochirurgia di Homburg in Germania, abbiamo sperimentato e applicato prime in Europa una tecnica innovativa per “riparare” la valvola aortica, e per il trattamento degli aneurismi aortici. In tutto più di 800 interventi di chirurgia riparativa della valvola mitrale già realizzati dalla nostra équipe in questi ultimi anni».
Infine, all'Angelo c'è stata anche l’introduzione di un’ulteriore innovazione con l’impianto delle valvole aortiche senza la necessità di suture; aspetto che riduce i disagi ai pazienti a seguito degli interventi.
Simone Bianchi
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia