«Adesso Vela deve iniziare a produrre utili»

«Il 2015 sarà l’anno in cui Vela dovrà diventare una società commerciale legata agli eventi turistici e promozionali della città a tutti gli effetti, in grado di camminare pienamente con le sue gambe....

«Il 2015 sarà l’anno in cui Vela dovrà diventare una società commerciale legata agli eventi turistici e promozionali della città a tutti gli effetti, in grado di camminare pienamente con le sue gambe. A questo scopo si valuterà anche il possibile ingresso di nuovi soci nella società». Giovanni Seno, che in quanto presidente della holding Avm, ha anche il controllo di Vela, è esplicito e delinea un futuro prossimo venturo della partecipata degli eventi del tutto sganciato dai contributi del Comune, come è avvenuto sino ad oggi, sia pure con una diminuzione progressiva delle risorse da parte di Ca’ Farsetti. «Proprio perché Vela deve diventare una società commerciale in grado di mantenersi e produrre utili - spiega ancora il presidente di Avm - comportamenti come quello che hanno portato allo sciopero del personale delle biglietterie proprio nell’ultimo giorno dell’anno e a un numero abnorme di certificati medici presentati dai dipendenti, devono venire a cessare e non saranno più tollerati. Nei prossimi giorni mi incontrerò con i sindacati per valutare insieme quanto è accaduto e fare in modo che non si ripeta più. Devo dire che gli utenti che si lamentano che dal venerdì sera il numero del personale in servizio scenda notevolmente, hanno qualche ragione e concordo in pieno con le dichiarazioni fatte dall’amministratore unico di Vela Piero Rosa Salva dopo la proclamazione dello sciopero dei dipendenti delle biglietterie».

«Non vi è alcun dubbio che il ripetersi di simili decisioni (non trascurando nemmeno l'impennata dell'assenteismo di questi giorni) - aveva dichiarato Rosa Salva - potrebbe avere impatti sulle future strategie inerenti la rete di vendita di Vela. La proclamazione dello sciopero viene accolta con profonda amarezza perché raramente una tale decisione è apparsa così ingiustificata rispetto alle dinamiche sindacali sul tappeto. Poche righe, a nostro avviso prive di motivazioni sostanziali, che non giustificano né spiegano una decisione così grave».

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