Addio ad Antonio Gambino, per vent’anni regista a Televenezia

Il mondo delle TV locali perde una pietra miliare, Antonio Gambino, 67 anni, per vent’anni regista a Televenezia. Non solo un bravissimo professionista, ma una persona splendida, come dimostrano le centinaia di messaggi sulla sua bacheca da parte di colleghi ancora increduli per aver perduto innanzitutto un grande amico. Antonio è morto improvvisamente la notte di Pasqua.
Era appena tornato da un viaggio a Roma e il giorno seguente avrebbe dovuto incontrare la sua compagna che, non sentendolo al telefono e non riuscendo ad entrare nella casa dove abitava da qualche anno a Mogliano, ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Da qui la terribile scoperta. È toccato alla sorella Giulia, impreparata a tutto questo, contattare gli amici per dare loro la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere. Di origini piemontesi non tradite dal suo accento, Gambino in gioventù era stato anche nella Goliardia padovana che lo ricorda in un post affettuoso. E a Padova vive anche l’anziana mamma che lui accudiva con amore un paio di giorni alla settimana. Il suo grande amore era stata la televisione, dietro le quinte. Spesso lo si vedeva di spalle nella diretta del telegiornale, nella cabina di regia dove lui si trovava perfettamente a suo agio. «Sono macchine, trovi sempre modo di fregarle». «Diceva così quando la sua mente riusciva a battere il computer in complicate operazioni che solo lui comprendeva» scrive Alessia Da Canal per anni alla guida del telegiornale di Televenezia «aggiungendo il suo grazie per quello che Antonio le ha insegnato nel lavoro ma soprattutto per la sua disponibilità infinita e la sua dolcezza d'altri tempi. Enrico Borella ha lavorato quindici anni al suo fianco: «Non dimenticherò mai i suoi consigli quando ero alle prime armi (e anche dopo)» scrive «e la sua sonora risata alla mia prima gaffe in diretta quando, era l’8 agosto 1998, chiusi il TG augurando ai telespettatori…Buon Natale!». Anche Salvatore è affranto. A Televenezia ha condiviso con Antonio Gambino centinaia di serate di lavoro a parlare di tutto. Vent’anni anni insieme. «Il tenente», come qualcuno lo ricorda, è stato un aiuto prezioso per tutti coloro che hanno lavorato nell’emittente di via Piraghetto, sempre disponibile a risolvere ogni inconveniente. E sempre con il suo sorriso rassicurante, ricorda Stefano Pittarello. «Ciao maestro e amico. Quanto ti ho rotto per consigli e informazioni! Cosa farò adesso?» si chiede Alex Cattarinussi che continuava a lavorare con Antonio anche dopo aver lasciato la TV.
Gli ultimi anni, pur non facili dal punto di vista lavorativo, sono quelli in cui lo si incontrava con il sorriso stampato. Collaborava con una galleria d’arte ma soprattutto aveva incontrato il tango e una compagna con cui dividere la passione e molto altro, Wally. Spesso anche le vacanze erano organizzate in modo da seguire gli stage con grandi ballerini. Gli si illuminavano gli occhi quando ne parlava, consapevole dello stato di grazia che stava vivendo. Purtroppo è durato poco.
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